L'esperto di uragani: «Mari sempre più caldi, non si attiva più l'auto-spegnimento. Questi fenomeni iniziano a migrare sempre di più»

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera ESTERI

Definito l’uragano del secolo, Milton ha spianato la Florida. Danni alle strutture, morti e devastazioni. Di recente una sorta di uragano in miniatura, Kirk, ha lambito l'Europa. Dovremo abituarci a eventi sempre più radicali e intensi? Qual è la loro genesi alla luce dei mutamenti climatici? Ne abbiano parlato con un esperto di cicloni tropicali, Enrico Scoccimarro, ricercatore del Centro Euro mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden lo ha definito «la tempesta del secolo» nonché «il peggiore degli ultimi 100 anni». (Lettera43)

È passato in meno di un giorno dalla forza di un uragano a una pericolosa tempesta di categoria 5, devastando la costa della Florida. E con il continuo aumento delle temperature globali e degli oceani, si prevede un aumento della frequenza dei grandi uragani (Le Scienze)

Tra questi eventi si annoverano l’uragano Helene, gli incendi nella foresta amazzonica, le piogge monsoniche in India e l’ondata di calore durante le Olimpiadi estive. Scienziati hanno evidenziato che il cambiamento climatico ha reso questi eventi non solo più probabili, ma anche più devastanti. (Tempo Italia)

Tra queste in particolare la presenza di sufficiente umidità e la temperatura superficiale dell’acqua del mare, dove si formano gli uragani. – risponde Lorenzo Di Marco, di Meteo Svizzera Locarno-Monti – Sono sistemi piuttosto complessi, molto potenti, anche spettacolari, che necessitano di diverse condizioni atmosferiche per potersi sviluppare. (RSI.ch Informazione)

A incidere, è la temperatura. E quel “grado e mezzo” in più registrato nell’acqua degli oceani capaci di accendere e far funzionare «quella macchina termodinamica perfetta che è l’uragano». (Il Sole 24 ORE)

Uno studio molto recente ha dimostrato come negli ultimi anni i cicloni tropicali siano diventati sempre più potenti, intensificandosi in maniera repentina, nello spazio di pochissime ore. I cicloni tropicali sono dei profondissimi sistemi di bassa pressione che si originano sui caldi mari tropicali, con temperature superficiali delle acque superiori ai +27,5°C +28°C, tra la fascia sub-equatoriale e l’area del tropico, sul finire della stagione calda. (Ilmeteo.net)