Gli israeliani liberano un ostaggio. Raid dei coloni ebrei a Betlemme

GERUSALEMME Un raro momento di vittoria per Israele e un altro ancora più raro di felicità condivisa tra cittadini ebrei e musulmani in questi mesi di guerra e dolore seguiti al tragico blitz lanciato da Hamas il 7 ottobre. Ieri le forze speciali dell’esercito sono riuscite a liberare vivo dai tunnel di Gaza uno dei rimanenti 109 ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Ne restano adesso 108 (sui circa 250 rapiti 10 mesi fa) e di questi la stima è che almeno una quarantina siano morti. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Un’altra con il presidente Isaac Herzog. L’arrivo all’ospedale Soroka di Beersheba. (ilmessaggero.it)

L'ostaggio liberato due giorni fa dall'Idf, Qaid Farhan al Qadi, è stato tenuto prigioniero per circa 40 giorni in un ospedale di Khan Younis, nel sud di Gaza, insieme con Aryeh Zalmanovich, 86 anni, rapito nel kibbutz di Nir Oz e morto per non aver ricevuto cibo né medicine. (l'Adige)

Di David Horovitz “Un musulmano rapito da Hamas e salvato dai genocidi sionisti?” “Non può essere vero. E se è vero, non voglio sentirlo” (israele.net)

«È meglio persino dell'arrivo di un neonato», ha commentato emozionato il fratello di Qaid Farhan al-Qadi, l'ostaggio liberato a Gaza dopo oltre 326 giorni pari a più di dieci mesi di prigionia. (il Giornale)

Solo l'ottavo ostaggio ad essere stato salvato vivo dal 7 ottobre, la tempistica del suo salvataggio e il luogo mostrano che Hamas sta iniziando a crollare. Rafah viene descritta come solo sabbia e cenere, rivelando la situazione nella parte meridionale di Gaza, dove è stato trovato Farhan. (Italia Oggi)

Non pensava sarebbe stato liberato, ha raccontato ai media israeliani il fratello Hatem. Durante i 326 giorni di prigionia Qaid Farhan Alkadi aveva perso le speranze. (Moked)