Pil italiano più alto con la revisione Istat e il governo Meloni 'trova' 2 miliardi per la legge di Bilancio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nei giorni scorsi si vociferava che la premier Giorgia Meloni puntasse a rinviare di qualche giorno la presentazione della legge di Bilancio per il 2025, confidando sulla revisione al rialzo del Pil italiano da parte dell’Istat. Il dato è stato pubblicato questa mattina e va incontro esattamente agli auspici di Palazzo Chigi. Al 31 dicembre del 2023, il prodotto interno lordo risultava in valore di 42,625 miliardi di euro più alto rispetto alla stima pubblicata a marzo. (InvestireOggi.it)
Se ne è parlato anche su altri media
È lo stesso ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ad ammettere che «la revisione dei dati comunicati dall’Istat è di lieve entità, non cambiano i principi e il quadro del Piano strutturale di bilancio». (La Stampa)
La revisione Istat dei conti nazionali 2021-2023 ha portato notizie positive per l'economia italiana, ma non tali da indurre il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, a metter da parte la sua proverbiale prudenza. (il Giornale)
Sono troppi e troppo diffusi gli appetiti di partiti e ministri per non tenere il freno a mano tiratissimo in questa fase di messa a punto della legge di Bilancio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il ministero dell’Economia, alle prese con la prima manovra col nuovo Patto di Stabilità Ue, da giorni tratta la revisione dei conti nazionali dell’istituto di statistica come un vigile il luogo di un incidente stradale, eppure qualcosa … (Il Fatto Quotidiano)
L’attesa revisione dei conti economici nazionali 1995-2023 diffusa ieri dall’Istat regala più di una soddisfazione sul terreno strutturale, anche se come da previsioni (Sole 24 Ore del 12 settembre) delude chi, fuori dal ministero dell’Economia, aspettava da lì un qualche aiuto decisivo per il piano di bilancio in calendario venerdì mattina dopo il rientro della premier Meloni in Italia, e soprattutto per la manovra in costruzione. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Ma ciò che preoccupa di più è il debito pubblico. E avverte: «Ora lo spread è basso, ma in caso… (La Stampa)