Sanità, gli italiani che pagano di tasca propria per curarsi aumentano del +10% in anno

Approfondimenti:
PNRR Ponte sullo Stretto

Il Servizio sanitario nazionale è il grande malato d'Italia, con quasi 4,5 milioni di pazienti che rinunciano a curarsi a causa delle lunghe liste d'attesa o dei costi proibitivi per accedere alla sanità privata. E il numero delle persone costrette a pagare di tasca propria per le cure mediche è balzato in avanti del +10,3% in un solo anno; nel linguaggio tecnico tale spesa viene definita "out of pocket". (QuiFinanza)

Su altri giornali

Come sta il paziente Sanità. Lo dice il rapporto Gimbe. La situazione nel Lazio. ha criticità in termini di rinuncia alle cure, saldo negativo di mobilità sanitaria e una forte dipendenza dal privato (AlessioPorcu.it)

Le 200 pagine stilate dal think tank di Nino Cartabellotta certificano lo stato di crisi della nostra sanità a colpi di dati, grafici e tabelle. È il dato che emerge con maggiore forza dal settimo rapporto sul servizio sanitario nazionale redatto dalla Fondazione Gimbe e presentato ieri in Senato. (il manifesto)

In Molise nel 2023 il 9% delle famiglie ha rinunciato alle prestazioni sanitarie (Termoli Online)

L’assessore Latronico analizza i dati del report Gimbe

“Oggi la vera emergenza del Paese è il Servizio sanitario nazionale”. In Senato per presentare il 7° Rapporto della Fondazione che presiede sul Ssn, snocciola i numeri di una situazione che si conferma drammatica. (Partito Democratico)

L’evidenza del danno fatto negli anni dalle liste di attesa, che di fatto hanno tagliato fuori gran parte della popolazione dall’assistenza che secondo l’articolo 32 della Costituzione, dovrebbe essere garantita ai cittadini, è sotto gli occhi di tutti” dichiara in una nota il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. (BlogSicilia.it)

Leggendo il report emerge, in particolare, che per la Basilicata c’è una buona percentuale di posti letto aggiuntivi di terapia sub intensiva realizzati al 31 luglio 2024: parliamo del 70 per cento, rispetto al 50 della media italiana, numero che colloca il territorio lucano al sesto posto in Italia. (Ufficio Stampa Basilicata)