Fratzscher: «La scalata Unicredit? La Germania ha tutto da guadagnarci»

Professor Marcel Fratzscher, perché questa ostilità da parte del governo tedesco all’acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit?«Il settore bancario e finanziario ha un forte orientamento nazionale in Europa, in particolare in Germania. Tuttavia, penso che questo atteggiamento sia non solo molto protezionistico, ma dannoso in termini economici». Marcel Fratzscher è il direttore del Diw, il principale centro di ricerca economica in Germania, e non è contrario all’operazione UniCredit. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Mentre l’attenzione resta concentrata sul Banco Bpm di Giuseppe Castagna, che sta lottando come un leone per sfuggire a Unicredit, Andrea Orcel attua la tattica del diversivo e sale dal 21 al 28% potenziale della tedesca Commerzbank. (Nicola Porro)

Ha citato Ken Griffin, fondatore del potente hedge fund Citadel Securities, che aveva recentemente definito l'Europa "letargica rispetto agli Stati Uniti", con numeri pro capite "orribili": in sintesi “L'Europa sta scomparendo”. (Advisoronline)

Andrea Orcel lancia un appello per una maggiore integrazione dell’Unione Europea, in particolare nel settore bancario. L’obiettivo è stimolare la crescita economica e la competitività dell’Europa a livello globale. (Finanzaonline)

Unicredit sale al 28% in Commerzbank: «Nella banca tedesca c'è un valore che va consolidato»

Intanto, parallelamente rimane caldo anche il dossier Banco Bpm, con Andrea Orcel che non vorrebbe perdere tempo. Berlino non ci sta. (Finanzaonline)

L’ad del gruppo di Piazza Gae Aulenti sa di avere dalla sua la Bce e il mercato, sulla scia del rapporto Draghi, e ieri ha sottoscritto nuovi strumenti finanziari portando la sua quota complessiva a circa il 28%, di cui il 9,5% attraverso la partecipazione diretta e circa il 18,5% attraverso strumenti derivati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nello specifico la banca guidata da Andrea Orcel detiene un 9,5% attraverso partecipazione diretta, acquistata per metà a settembre dal governo di Berlino nell’ambito di un processo di privatizzazione, e circa il 18,5% attraverso strumenti finanziari. (Corriere della Sera)