Continua la caccia alle competenze. Il 70% degli imprenditori in Italia denuncia la difficoltà a reperirle

Continua la caccia alle competenze. Il 70% degli imprenditori in Italia denuncia la difficoltà a reperirle L’occupazione in Italia aumenta ma le aziende italiane continuano a lamentare la difficoltà nel reperire le giuste competenze. A denunciarlo l’Indagine annuale di Confindustria sul lavoro che fornisce il quadro della situazione occupazionale e delle politiche aziendali per il 2023 e l’inizio del 2024. (Strumenti Politici)

Su altri media

Incontra forti ostacoli anche chi cerca dipendenti a cui affidare mansioni manuali (nel 47,9% dei casi a livello nazionale e nel 58,9% nel settore industriale). (Associated Medias)

Il 69,8% delle imprese che compie ricerche di personale dichiara di riscontrare difficoltà di reperimento. Lo rileva l'annuale indagine del Centro studi di Confindustria sul lavoro, svolta tra febbraio e aprile 2024 che fornisce informazioni per il 2023 e inizio 2024 su struttura dell’occupazione e politiche aziendali di gestione del lavoro nelle aziende associate. (Italia Oggi)

Tra le imprese con ricerche di personale in corso al momento dell’indagine, il 69,8 per cento dichiara di riscontrare difficolta’ di reperimento. E’ quanto emerge dall’indagine annuale di Confindustria sul lavoro del 2024. (Notizie d'Abruzzo)

Lavoro, quasi il 70 per cento delle imprese ha difficoltà nella ricerca di personale – Notizie d'Abruzzo

E’ l’allarme che lancia Confindustria scattando la fotografia annuale sull’andamento del lavoro nel nostro paese. Sette imprese su 10 faticano a trovare personale. (La Stampa)

In tutto, a luglio le assunzioni che le imprese umbre indicano come “di difficile reperimento” sono il 55,1% di quelle complessive, vale a dire 3mila 168 su 5mila 750. (Terni in rete)

Le difficoltà maggiori emergono per quanto riguarda le competenze tecniche, segnalate complessivamente dal 69,2% delle imprese, e le mansioni manuali, che rappresentano un problema nel 47,9% dei casi a livello nazionale e nel 58,9% nel settore industriale. (Economy Magazine)