Accademia Apuana della Pace: «La risoluzione dell’Europarlamento ci porta alla terza guerra mondiale»

MASSA-CARRARA – Riceviamo dall’Accademia Apuana della Pace e pubblichiamo. «Non sappiamo quale lucida follia animi i governanti occidentali nelle loro scelte belliciste, tutte persuase che l’unica vittoria finale sia quella militare, schiacciando e umiliando il nemico… ma sicuramente sappiamo che tale scelta appare priva di una qualsiasi visione del domani e rischia di condurci alla distruzione totale, alla terza guerra mondiale nucleare. (La Voce Apuana)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il Partito democratico si è sfaldato sull'uso delle armi occidentali da parte dell'Ucraina contro legittimi obiettivi militari in Russia, ovvero sul punto decisivo e più importante della risoluzione che il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo in Plenaria, ha approvato giovedì a larga maggioranza sul proseguimento del sostegno finanziario e militare all'Ucraina. (Today.it)

Ossia la possibilità di colpire con le armi a lunga gittata dei paesi dell’Unione Europea direttamente il cuore del territorio russo. (Il Fatto Quotidiano)

Lei si è astenuto nel voto sull'autorizzazione a Kiev ad usare le armi occidentali per colpire in Russia. (il Giornale)

La vergognosa linea del Pd sull'Ucraina: nascondersi

In riferimento ad alcune notizie diffuse in articoli di stampa e circolate sul web, si precisa che l’eurodeputata Giusi Princi ha espresso voto contrario al paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno finanziario e militare all'Ucraina che chiedeva di revocare le restrizioni all’uso delle armi occidentali. (Reggio TV)

Il No all’uso delle armi occidentali da parte dell’Ucraina in territorio russo manifestato al Parlamento europeo da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Pd non fa che incrinare ulteriormente la reputazione internazionale dell’Italia (FIRSTonline)

I papocchi dei palazzi europei su Russia e Ucraina tu non lo sapevi, ma “Il Parlamento Ue ha autorizzato l’Ucraina a usare armi occidentali contro obiettivi militari in terra di Russia”. Questo è ciò che si legge nell’incipit del corsivo di prima pagina del Corsera di domenica, dopo un “Dalla Russia con amore” che immagino utilizzi, quanto meno nelle intenzioni, la chiave retorica dell’amaro sarcasmo. (Start Magazine)