Elkann (Stellantis): «Italia per noi centrale, bilancio dare/avere non sia più un tema divisivo»

"Sono molto orgoglioso. Meno dell'1% delle aziende fondate all'inizio del Novecento sono ancora in vita. Molti parlavano nel 2004 della Fiat come un'azienda spacciata, fallita o da nazionalizzare. Nonostante la situazione drammatica, la mia famiglia si è assunta la responsabilità di difendere l'azienda e chi ci lavorava, investendo nuove risorse e mettendo le basi per il rilancio. Spero che da oggi il bilancio dare/avere tra il Paese e l'azienda non sia più un tema divisivo, ma un'opportunità per continuare questo percorso virtuoso insieme”. (ilmessaggero.it)
Su altre fonti
“Dal 2024 Stellantis ha speso 25,3 miliardi in ricerca e sviluppo”, a fronte di 334,7 milioni di sussidi. A dirlo è Fabiano Schivardi, il professore della Luiss Guido Carli che ha analizzato il rapporto tra Stellantis e Stato italiano negli ultimi vent’anni dal punto di vista economico. (Energia Oltre)
Attacca a testa bassa - e con toni mai usati in passato - la Ue, bocciandone il piano per l’automotive - «Interventi di corto respiro» su multe e batterie - e accusandola di «mancanza di pianificazione» sul settore e di «una rigida politica climatica senza aver creato le condizioni industriali che la favoriscano». (ilgazzettino.it)
Elkann in Parlamento: "Senza Stellantis in Italia l'auto sarebbe scomparsa" (Liberoquotidiano.it)

E crea un precedente. Come accaduto per i rimpatri, i magistrati insistono nel «riscrivere» le leggi.«Il reddito di cittadinanza non ha natura assistenziale ma il requisito della pregressa reside... (La Verità)
Meno di una azienda su cento di quelle nate a inizio Novecento sono ancora in vita, ha proseguito il rampollo preferito dall’Avvocato, rivendicando l’impegno profuso dalla sua famiglia a difendere il gruppo dell’auto, iniettandovi risorse per rilanciarlo nei momenti di difficoltà. (Nicola Porro)
Ma c’è anche chi, nell’audizione di John Elkann dell’altro giorno, ci ha visto un epocale momento di svolta. A un occhio un po’ disinteressato è sembrato un autoelogio a suon di numeri ballerini. (Il Fatto Quotidiano)