Mico Geraci, dopo 25 anni scoperti mandanti omicidio sindacalista

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Sardegna Reporter INTERNO

(Adnkronos) – Svolta nelle indagini sull'omicidio di Mico Geraci, ucciso l'8 ottobre 1998 davanti alla sua abitazione a Caccamo (Palermo). A 25 anni di distanza hanno un nome i mandanti dell'omicidio del sindacalista siciliano della Uil. I carabinieri, su delega della Dda di Palermo guidata dal procuratore Maurizio De Lucia, hanno notificato in carcere un'ordinanza di custodia cautelare ai boss di Trabia, i fratelli Pietro e Salvatore Rinella. (Sardegna Reporter)

La notizia riportata su altre testate

"Denuncerò in tutte le procure questa vergogna che non può ripetersi. Andare a spiare padri e madri di famiglia. Vedremo se qualcuno sapeva, se qualcuno ordinava e se qualcuno ne approfittava ". Così il vicepremier Matteo Salvini durante il comizio a Pescara a sostegno di Marco Marsilio, in riferimento al caso dossieraggi. (Il Sole 24 ORE)

Daniela Santanché commenta il caso dei presunti dossier su vip e politici e degli accessi abusivi alle banche dati della Direzione Nazionale Antimafia da parte del finanziere Pasquale Striano su cui sta indagando la procura di Perugia. (Il Sole 24 ORE)

È un crinale stretto quello su cui si muove il Pd sulla vicenda del dossieraggio su cui indaga la Procura di Perugia. La leader democratica lo dice parlando a Porta a porta, afferma che «è uno scandalo … (La Stampa)

(Adnkronos) – La Polizia di Stato ha proceduto all’arresto in flagranza di un uomo di 50 anni, residente in provincia di Latina, nell'ambito di un'attività di contrasto internazionale sugli abusi sessuali nei confronti di minori. (Sardegna Reporter)

“State leggendo sui giornali in questi giorni di uno scandalo che non ha precedenti dal dopoguerra". Queste le parole del Ministro dei TRasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, riguardo l'inchiesta condotta dalla procura di Perugia sui presunti dossieraggi ai danni di politici e persone del mondo dello spettacolo. (Il Sole 24 ORE)

Il vicepremier: "Vedremo se qualcuno ordinava e qualcuno ne approfittava" (LAPRESSE)