Le novità della manovra: dal piano annuale dei flussi di cassa all’asseverazione dei risparmi del turnover

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NT+ Enti Locali & Edilizia ECONOMIA

La manovra 2025 sta definendo una serie di novità che chiamano in causa i revisori. Innanzitutto, il Dl n. 155/2024, ha introdotto l’obbligo di adottare da parte della giunta entro il 28 febbraio 2026, il piano annuale dei flussi di cassa, ossia un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi secondo il modello reso disponibile sul sito istituzionale della Ragioneria generale dello Stato (Rgs). Questo modello dovrà essere coerente con le previsioni di cassa autorizzatorie che gli enti devono già predisporre in sede di bilancio di previsione per poi gestirle in corso di esercizio. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sono diverse le novità portate con sé dalla Legge di Bilancio 2025 che ha modificato quasi tutti i bonus edilizi ridefinendo aliquota e scadenze. Ma tra le disposizioni aggiuntive da tenere a mente si aggiunge il nuovo tetto massimo alle detrazioni introdotto non un nuovo articolo 16-ter inserito nel TUIR. (Rinnovabili)

Se ne parlerà nel corso della consueta diretta web di Plus24 lunedì 28 ottobre che andrà in onda alle ore 12.30 sul sito e sui profili social (Facebook, Linkedin, Youtube, X/Twitter) del Sole 24 Ore. Come le scelte del Governo e poi del Parlamento in tema di legge di Bilancio impatteranno sui portafogli degli italiani, valutando asset colpiti o salvati. (Il Sole 24 ORE)

Con un debito pubblico che fra qualche mese arriverà alla quota non solo psicologica dei 3.000 miliardi, uno si poteva aspettare un deciso intervento, come quello che ha in mente il primo ministro francese Michel Barnier, per rimettere a posto la finanza pubblica. (Il Fatto Quotidiano)

Non solo per le opposizioni, alle quali il disegno di legge presentato dal governo alla Camera lascia appena 120 milioni per finanziare eventuali piccole modifiche, ma anche per la maggioranza, alla quale Palazzo Chigi ha già mandato un chiaro messaggio: «Limitare gli emendamenti» e «niente modifiche sostanziali» alla manovra, che, in ogni caso, dovranno tutte essere coperte con le necessarie riduzioni di spesa o aumenti di entrate. (Corriere della Sera)

Alcune simulazioni mostrano che, in certi casi, ci si potrebbe trovare a pagare anche oltre 2mila euro in più all'anno dal 2025. La riforma sulle detrazioni fiscali inserita nella legge di bilancio dal governo Meloni penalizza chi ha un reddito oltre i 75mila euro lordi all'anno. (Fanpage.it)

– Segretario Sbarra, vi convince l’impianto della legge di Bilancio? “Per come entra in Parlamento la legge di Bilancio recepisce molte delle richieste che la Cisl ha avanzato sin da luglio al governo, a partire dalla riduzione del cuneo contributivo e fiscale, che favorisce i redditi di oltre 14 milioni di lavoratori, generando fino a 1.200 euro in più ogni anno sulle buste paga di chi sta entro i 40.000 euro – avvisa Luigi Sbarra, numero uno della Cisl –. (QUOTIDIANO NAZIONALE)