“La corte dell’Aia serve i terroristi”: Salvini fischiato

Pensava a un sabato pomeriggio tranquillo, Matteo Salvini. Non certo a dei fischi. In fondo, cosa poteva andare storto? Il “suo” generale, Roberto Vannacci, che a Marina di Grosseto presenta il movimento “Il Mondo al Contrario” – ma assicura di restare nella Lega – un auditorio piccolo ma compatto, il solito manifesto da esporre in … (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

“Oggi siamo stati presenti alla nascita di questa nuova associazione “ha dichiarato Chicco Costini vicesegretario nazionale di Indipendenza e presidente di Area Rieti “ con la convinzione che in Italia serva la nascita di un fronte sovranista in grado di dare voce e forza al buonsenso della gente normale. (Rieti Life)

Il movimento politico di Roberto Vannacci ora è realtà. L’ex generale ha lanciato il suo movimento “Il Mondo al contrario” oggi con un convegno fondativo a Marina di Grosseto. «La seconda assemblea del mondo al contrario segna il passaggio da movimento culturale a politico, perché passa dal seguire uno scrittore al seguire un politico. (Open)

Nel bel mezzo della fondazione del partito scatta il fuggi-fuggi verso l’auto. Tutti i soci lasciano l’assemblea e si precipitano all’esterno dell’Hotel Terme Marine Leopoldo II a Marina di Grosseto. (Corriere della Sera)

Il generale Vannacci lancia il suo movimento politico (con calendario sovranista): «Lo tsunami è partito, cambierò il mondo»

Il movimento politico La lista Vannacci (Virgilio Notizie)

E’ quanto dice il consigliere comunale Andrea Vasellini rispondendo "alle dichiarazioni – spiega – del Partito Democratico e del consigliere Bartolini riguardanti il generale Vannacci" e ritenendo "doveroso sottolineare che le misure di sicurezza adottate dalla Questura sono state ritenute necessarie proprio a causa del clima di tensione che si è venuto a creare. (LA NAZIONE)

A Marina di Grosseto, riserva di destra in una Toscana ancora piuttosto rossa, Roberto Vannacci cambia pelle. E il generale si fa «partito». (Corriere della Sera)