Missili su Tel Aviv, l’attacco iraniano visto da Teheran
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Min lettura Alla fine Benjamin Netanyahu ci è riuscito, ad avere un confronto diretto con l’Iran, e la pazienza strategica della Repubblica Islamica sembra finita. Dopo una lunga escalation di azioni ostili con cui saggiare le reazioni di Teheran – dagli attacchi militari contro le forze sue e dei suoi alleati tra Libano e Siria, agli attentati e agli omicidi mirati anche sul suolo iraniano, dalla paternità mai confermata né smentita - il governo di Israele può finalmente incassare proprio quella reazione, da parte iraniana, che giustificherebbe il conflitto aperto su scala regionale tanto temuto, dal 7 ottobre in poi, quanto oggi più incombente che mai. (Valigia Blu)
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Vedere, rilanciare, passare la mano. L’immagine di una lunga e pericolosissima partita a poker può descrivere abbastanza bene l’attuale fase dello scontro tra Israele e Iran. (ISPI)
Teheran si dice in stato di guerra e minaccia di "ridurre in cenere Tel Aviv" se Israele risponderà. Londra e Parigi affermano di aver "fatto la loro parte". (Sky Tg24 )
L’Iran risponde a Israele lanciando 200 missili balistici verso Tel Aviv. L’Iran ha dichiarato “lo stato di guerra” contro Israele e contro chiunque dovesse sostenere Netanyahu. (Radio Radio)