Yvonne Sciò, dal no a Brad Pitt alla denuncia a Naomi Campbell: il racconto
Da ‘Non è la Rai’ al rifiuto a Brad Pitt, Yvonne Sciò si è raccontata in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, ripercorrendo la sua carriera, sin dagli esordi: “A cinque anni posavo per Vogue Bambino, facevo campagne, sfilate. Sono cresciuta così”. Il racconto Yvonne Sciò è stata uno dei volti di 'Non è la Rai', anche se per un breve periodo, e infatti oggi si pente di aver firmato per un contratto breve: "Sono pentita di aver rifiutato un contratto lungo. (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altre testate
Yvonne, come è iniziato tutto? «A cinque anni, posavo per Vogue Bambino, facevo campagne, sfilate. Sono cresciuta così: mamma americana giornalista di moda, io in collegio dalle suore a Roma, che entravo e uscivo per lavorare. (Golssip)
Come Comitato di Quartiere ogni venerdì siamo davanti all’ex cinema Ambassade per raccogliere le firme al fine di chiederne la tutela come presidio territoriale culturale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Da modella e attrice a regista, Yvonne Sciò sta vivendo una nuova fase della sua carriera cominciata da giovanissima con un celeberrimo spot per la Sip. Quello di Yvonne Sciò è stato un volto noto del cinema e della tv tra gli anni Ottanta e Novanta. (Virgilio Notizie)
Dopo la notorietà grazie allo spot Sip, con la celebre frase "mi ami ma quanto mi ami", diventata inevitabilmente un modo di dire, partecipa a Non è la Rai, in realtà per un periodo brevissimo, pur essendo quello uno dei ruoli per i quali è più ricordata. (Fanpage.it)
Poi, è arrivato lo spot Sip e le suore hanno detto a mamma che mi avrebbero bocciata perché non potevo andare avanti in quel modo. Tutto grazie a uno spot. (ilmessaggero.it)
Prima Juliette Lewis, poi Gwyneth Paltrow con i look matchati e hair style interscambiabili fino ai matrimoni naufragati con Jennifer Aniston e Angelina Jolie che continuano a riempire i rotocalchi rosa. (Elle)