Grazie, Yahya Sinwar: il 7 ottobre ha fatto scoppiare la bolla - Israele.net

Grazie, Yahya Sinwar: il 7 ottobre ha fatto scoppiare la bolla Pensavate di indebolirci, di cancellarci massacrando le nostre famiglie e violentando le nostre donne. Pensavate che ci saremmo piegati sotto i colpi. Invece ci avete rafforzato e ci averte aperto gli occhi sulla realtà Di Keren Gelfand Il 7 ottobre la comunità ebraica è rimasta impietrita. L’8 ottobre la comunità ebraica era terrorizzata. (israele.net)

Su altre testate

Il leader di Hamas Yahya Sinwar ha ripreso i contatti con i mediatori dell'accordo di cessate il fuoco-ostaggi in Qatar. Lo riferisce la stampa israeliana, ricordando che le ultime settimane di silenzio avevano suscitato speculazioni sulla sua possibile morte in un attacco israeliano a Gaza. (il Giornale)

I media israeliani riferiscono che Israele ha lanciato volantini sulla Striscia di Gaza in cui promette che il leader di Hamas Yahya Sinwar subirà la stessa sorte degli altri leader che... (Virgilio)

Secondo l'intelligence israeliana citata da Reuters, Sinwar si nasconderebbe nel dedalo di tunnel sotto Gaza. (WIRED Italia)

«Sinwar sarebbe vivo, contrario ai negoziati e in cerca di una guerra regionale»

Roma, 5 ott. – A un anno dall’inizio della guerra, il leader di Hamas, Yahya Sinwar, “è diventato più fatalista ed è determinato a vedere Israele coinvolto in un conflitto regionale più ampio”. (Agenzia askanews)

Tanto fumo, certo, ma un po' di arrosto c'è. Il leader del partito-milizia di Gaza, Yahya Sinwar, ha ordinato ai leader del gruppo di riprendere gli attacchi suicidi in Israele, poco dopo aver sostituito Ismail Haniyeh alla guida del politburo islamista. (QuiFinanza)

Yahya Sinwar ha messo in conto di essere ucciso, è fatalista, non ha alcun interesse a negoziare e spera ancora che scoppi una guerra regionale. Una somma di dettagli rilanciati dal New York Times. Partiamo dall’elemento più importante: il leader di Hamas è vivo o morto? Gli israeliani sono prudenti ma non hanno escluso che possa aver perso la vita sotto i bombardamenti. (Corriere della Sera)