"Mio padre mi violentò a 15 anni perché ero lesbica", ma si è inventata tutto: assolti i genitori
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La Procura aveva invece chiesto una condanna a 8 anni per il padre, S.
Bugie che avevano fatto finire i genitori in carcere e che avrebbe raccontato soltanto per interessi economici: appropriarsi dell'attività commerciale e dei soldi della famiglia.
Il fratello e la sorella della presunta vittima, peraltro, hanno sempre difeso la madre e il padre
Una volta rientrati nella loro abitazione, il padre si sarebbe spogliato e avrebbe detto alla figlia: "Queste cose devi guardare, non le donne". (Today.it)
Ne parlano anche altre testate
La figlia aveva raccontato di essere violentata dal padre perché omosessuale. “Meglio morta che lesbica”, le avrebbe urlato la madre dopo avere letto alcuni messaggi sul cellulare. (BlogSicilia.it)
Il Gup del tribunale di Termini Imerese Claudio Emanuele Bencivinni ha assolto i genitori di una giovane che aveva sostenuto di essere stata abusata dal padre perchè lesbica. Non sono note le motivazioni della decisione, ma di fatto il giudice non avrebbe ritenuto riscontrate le dichiarazioni della persona offesa, costituita parte civile, con l'assistenza dell'avvocato Giuseppe Bruno. (La Repubblica)
Aveva raccontato di essere stata violentata. I due genitori erano stati arrestati all’inizio della terribile storia e rilasciati dopo l’interrogatorio di garanzia pochi giorni dopo. La figlia aveva raccontato di essere stata violentata dal padre perché omosessuale. (Giornale di Sicilia)
Il giudice Claudio Emanuele Bencivinni ha assolto due genitori che erano stati accusati dalla figlia di maltrattamenti, stalking e il padre anche violenza sessuale. I due genitori erano stati arrestati all’inizio della terribile storia e rilasciati dopo l’interrogatorio di garanzia pochi giorni dopo. (Quotidiano di Sicilia)
Cadono le accuse davanti al giudice di Termini Imerese. L’accusa aveva invocato una condanna a 8 anni per il padre e a 2 anni per la madre (Livesicilia.it)
Il giudice Claudio Emanuele Bencivinni ha infatti accolto le tesi dell'avvocato Giuseppe Mancuso Marcello (nella foto), che assiste la coppia. Bugie che avevano fatto finire i genitori in carcere e che avrebbe raccontato soltanto per interessi economici: appropriarsi dell'attività commerciale e dei soldi della famiglia. (PalermoToday)