Mario Draghi al Kilometro Rosso: "Per accelerare l’innovazione tecnologica in Ue servono 800 miliardi annui"

In prima fila, i due presidenti di Confindustria Bergamo e Brescia, due città che – ha ricordato Giovanni Ricuperati, timoniera di Confindustria Bergamo – si collocano rispettivamente al secondo e al primo posto nella classifica “dei 170 territori ad alta densità manifatturiera; se fossimo una sola provincia saremmo primi in Italia in metallurgia, macchinari, prodotti in metallo, gomma, plastica, e secondi in chimica, tessile, mezzi di trasporto esportando 41 miliardi di valore”. (Forbes Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Ci sono almeno un paio di indizi che spingono a pensare di essere in un momento delicato. Il primo: Mario Draghi presenta il suo rapporto sulla competitività, 393 pagine fitte di dati e spunti per un’Europa che torni a essere concorrenziale con Stati Uniti e Cina. (Corriere della Sera)

Rapporto Draghi: documento attuabile o carta da macero? Il Rapporto Draghi è un documento teologico-monetario che risponde a una domanda tecnica o ha l’ambizione di entrare nelle nostre vite, seppur in modo strisciante? Il Cameo di Ruggeri. (Start Magazine)

Una bocciatura senza appello, quella di un accademico a un altro accademico peraltro, quella di Mario Calderini a Mario Draghi. Oggetto del giudizio severo il recente Report sulla competitività europea che l’ex-presidente della Bce ha presentato la scorsa settimana a Ursula Von Der Layen, la quale glielo aveva commissionato. (Vita)

Il rapporto sulla competitività dell’Unione europea di Mario Draghi è stato accolto con entusiastico furore dalla stragrande maggioranza dell’informazione e della politica italiana, salvo qualche eccezione, con poca capacità critica rispetto a un programma, che se attuato, ci porterebbe verso un modello di economia e di società pianificata dall’alto, tutto il contrario rispetto allo spirito dei padri fondatori della comunità europea. (L'Opinione delle Libertà)

Il rapporto Draghi ci ha fornito un quadro completo ed esauriente dei grandi progressi che l’Unione Europea deve compiere per ritornare a ricoprire il dovuto ruolo nel mondo o, semplicemente, per sopravvivere. (ilmessaggero.it)

Torinese, classe 1987, giornalista pubblicista con la voglia di raccontare quello che accade nel mondo e la fortuna di riuscire a farlo. Tra le mie passioni ci sono il cinema, lo sport e tutto ciò che è inerente al mondo dei motori e alle continue evoluzioni tecnologiche (e sostenibili) dei mezzi a quattro e a due ruote. (Virgilio)