Le persone rimaste sepolte a Pompei non erano chi pensavamo che fossero
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Identità e relazioni familiari delle più note vittime di Pompei non coincidono con i ruoli che la moderna interpretazione archeologica aveva assegnato a queste persone, rimaste sepolte dalla cenere della catastrofica eruzione del Vesuvio del 24 ottobre del 79 d.C.. Lo dimostrano le analisi del DNA raccolte da alcuni dei calchi che ricostruiscono i corpi degli abitanti dell'antica città dell'Impero Romano, nell'esatta posizione in cui si trovavano quando furono investiti dal flusso piroclastico (Focus)
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Ecco il punto sulla nuova ricerca e le possibili novità che riguardano una delle popolazioni più studiate e leggendarie del passato. Gli ultimi studi, condotti dall’Università di Firenze in collaborazione con l’Università di Harvard e il Max Planck Institute di Lipsia, svelano dettagli che smentiscono molte delle interpretazioni tradizionali su Pompei risalenti al Settecento. (Libero Tecnologia)
Quelle storie, ritenute per decenni plausibili dagli archeologi, oggi devono essere riscritte. Una mamma che tiene in braccio il figlio negli ultimi disperati istanti di vita. (WIRED Italia)
Anzi di Dna. Una società multietnica e diversa: Pompei non è quella che ci aspettavamo, parola di Harvard. (Corriere della Sera)
Per secoli è stata considerata una madre, ma adesso si rivela essere un uomo che non ha alcuna relazione di parentela con il bambino che sta cercando di proteggere, famiglie che non sono tali, composte da persone che nel momento della tragedia si sono trovate vicine per puro caso, ma anche stranieri, che cercano di sfuggire come gli altri alla catastrofica eruzione che sta per investirli: sono le storie che vengono ora riscritte grazie al Dna antico estratto per la prima volta da alcuni dei calchi degli abitanti di Pompei, sepolti dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d. (Corriere Fiorentino)
Parco Archeologico di Pompei (Avvenire)
Lo studio dell'antico Dna estratto dai resti ossei, intrappolati nei famosi calchi realizzati colando il gesso all'interno dei vuoti... Leggi tutta la notizia (Virgilio)