Limata la norma sul sequestro dei cellulari, saltano le quote regionali, restano le sanzioni agli aerei: ecco il nuovo decreto flussi (di F. Olivo)

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L'HuffPost INTERNO

Epurato dalle norme che destavano perplessità, è stato approvato il nuovo decreto flussi. Il pacchetto - che prevede norme sul lavoro dei migranti ma anche una piccola (ulteriore) stretta sull'immigrazione irregolare - è stato illustrato dal sottosegretario Alfredo Mantovano, che ha assemblato le richieste dei vari ministeri, dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, e… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

Roma, 2 ott. (Agenzia askanews)

Il nuovo decreto flussi, introdotto dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 2 ottobre 2024, mira a semplificare e accelerare le procedure relative all'ingresso in Italia di lavoratori stranieri. Il decreto interviene su aspetti legati all'ingresso per motivi di lavoro, tutela delle vittime di caporalato e gestione dei flussi migratori, introducendo nuovi strumenti per migliorare la sicurezza e l'efficienza delle procedure. (MySolution)

Questo decreto-legge, “introduce disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali. (Nicola Porro)

Sono solo alcune delle norme previste dal decreto flussi approvato dal Consiglio dei ministri. (Reggio TV)

Ora interveniamo su un reato che è contro la persona, individuando un sistema di protezione aggiuntivo per chi denuncia casi di sfruttamento o collabora attivamente nelle attività di accertamento: introduciamo uno speciale permesso di soggiorno della durata iniziale di 6 mesi, rinnovabile per un ulteriore anno e prorogabile ulteriormente". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

8 bambini italiani su 10 ogni giorno attraverso gli smartphone navigano in internet, chattano con amici o vedono video sulle varie piattaforme, mentre nella fascia d’età 11-13 anni circa il 41% utilizza i social media – spiega Consumerismo – Gli attuali divieti vigenti nel nostro Paese, e che fissano a 14 anni l’età minima per iscriversi ad un servizio di social network, vengono sistematicamente raggirati a causa della mancanza di misure in grado di far rispettare la normativa. (Frosinone News)