Macchi vince l'argento nella scherma ma Sisal paga chi ha scommesso sull'oro: ecco perché

Una sconfitta talmente ingiusta che anche l'azienda di scommesse Sisal ha deciso di non accettare. Nonostante il secondo posto nel fioretto di Filippo Macchi, i booki hanno scelto di pagare la vittoria dell’Oro a tutti quelli che avevano creduto nel traguardo alle olimpiadi del 22enne di Pontedera. Una presa di posizione forte, arrivata dopo le lamentele del pubblico per l'arbitraggio dubbio nella finale contro lo schermidore Cheung Ka Long (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre fonti

Filippo Macchi, il ragazzo che vinse due volte. L’argento in pedana nel fioretto individuale uomini e il premio fairplay per la classe dimostrata nella gestione del caso arbitri. (La Gazzetta dello Sport)

Eppure – dice – a me viene da dire che sono proprio un ragazzo fortunato. Ho 22 anni, una famiglia stupenda, degli amici strepitosi e una fidanzata che mi lascia costantemente senza parole. (Quotidiano Sportivo)

Lo schermitore si trovava in vantaggio per 14-12 nella finale di fioretto contro Ka Long Cheung da Hong Kong, quando ha subito la rimonta da parte dell’avversario (14-14). Ieri Filippo Macchi è stato derubato di una sacrosanta medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, subendo un autentico furto sportivo. (OA Sport)

Il caso Macchi: come funzionano le regole del fioretto e perché ieri l'arbitro ha sbagliato

Filippo Macchi si è visto letteralmente scippare la medaglia d'oro nella finale del fioretto maschile contro l'atleta di Hong Kong, Ka Long Cheung. Se lassù nessuno ci ama alle Olimpiadi, dopo gli scandalosi arbitraggi di domenica scorsa, evidentemente il destino cinico e baro continua ad aleggiare contro l'Italia. (Secolo d'Italia)

Dopo le recenti operazioni di dall'Idf. . (Tuttosport)

Una stoccata decisiva non assegnata, la protesta ufficiale italiana, Filippo Macchi che resta d'argento sconfitto 15-14 da Cheung nella finale del fioretto maschile. Ma come funzionano le regole nel fioretto? Cosa c'è davvero da capire? Non è solo questione di luce verde o rossa, ci sono regole di ingaggio dell'assalto da rispettare perché il punto sia assegnato. (La Gazzetta dello Sport)