Lagarde, disinflazione procede, ma crescita a rischio
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La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha recentemente espresso preoccupazioni riguardo ai rischi per la crescita economica, sottolineando come i dati di fiducia negativi possano ostacolare la ripresa dei consumi e degli investimenti. Durante il suo intervento all'International Monetary and Financial Committee, in occasione delle riunioni del Fondo Monetario Internazionale a Washington, Lagarde ha ribadito che il processo di disinflazione è ben avviato, con gran parte delle misure dell'inflazione di fondo che si sono moderate gradualmente nei mesi recenti.
Secondo Lagarde, l'inflazione dovrebbe raggiungere il target della BCE nel 2025, attestandosi in media all'1,9% nel 2026. Tuttavia, ha avvertito che ci si aspetta un temporaneo aumento dell'inflazione nel quarto trimestre di quest'anno, quando i precedenti forti cali dei prezzi dell'energia si esauriranno nei tassi annuali. Successivamente, l'inflazione dovrebbe riprendere a scendere, raggiungendo l'obiettivo prefissato l'anno prossimo.
La decisione della BCE di tagliare i tassi di interesse di altri 25 punti base al Consiglio di ottobre è stata presa alla luce dei dati sull'andamento dei prezzi, che hanno mostrato un processo di disinflazione ben avviato. Lagarde ha sottolineato che, nonostante la disinflazione proceda, gli indicatori economici sono sorprendentemente al ribasso, il che potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo per la crescita economica.
Lagarde ha evidenziato l'importanza di monitorare attentamente l'evoluzione dei dati economici e di fiducia, al fine di adottare le misure necessarie per sostenere la ripresa economica e garantire la stabilità dei prezzi nel medio termine.