Renzi, Papetti: «Cultore della massima di Wilde "la coerenza è il rifugio degli uomini senza immaginazione"»

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ilgazzettino.it INTERNO

Egregio direttore, Matteo Renzi lo ricordavamo a sinistra e si è spostato al centro, ma poi è andato a destra per poi tornare a centro e adesso (forse) a sinistra. Più ondivago di un tergicristallo e più agitato di una tarantola, il leader di Italia viva in questo inizio d'anno politico ha fatto suo il motto del poeta: «Settembre, andiamo. È tempo di migrare». Le sue giravolte e i suoi carpiati sono ormai un genere letterario. (ilgazzettino.it)

Su altri giornali

“Non mi pento del passato, non mi pento del Jobs Act, non mi pento di aver messo Sergio Mattarella al Quirinale, non mi pento di aver messo Mario Draghi al posto di Giuseppe Conte, non mi pento delle cose che abbiamo fatto, ma con Elly Schlein e gli altri vogliamo ragionare del futuro?”. (Il Fatto Quotidiano)

Basta girare per le cucine della Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia per sentire il termometro della base dem verso lo scenario di una possibile alleanza con il leader di Italia Viva Matteo Renzi (Il Fatto Quotidiano)

“L’obiettivo di questa operazione è spostare l’asse del Campo largo a destra, indebolendo 5Stelle e sinistra”. Mario Ricciardi ha letto il sondaggio di Cluster17 pubblicato sul … (Il Fatto Quotidiano)

È un Matteo Renzi deciso a «non accettare veti» quello che si presenta al Tempio di Adriano in piazza di Pietra a Roma per farsi intervistare dal direttore del Foglio, Claudio Cerasa. E per sgombrare il campo dalle tante ipotesi sul futuro suo, di Italia viva e del centrosinistra. (Il Dubbio)

Centrosinistra, Renzi: confronto per accordo ma no a veti 05 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

È una certezza che si ripete come una filastrocca quella di Matteo Renzi, attratto dalla proposta di saldare quel vecchio campo largo che ora preferisce definire «nuovo centrosinistra». Purché si discuta di contenuti e si metta da parte «la politica dei veti, del “no tu no”» di jannacciana memoria, spiega intervistato al Tempo di Adriano nella sua prima vera uscita pubblica romana dopo l’estate. (ilmessaggero.it)