Sanità lombarda in crisi, l’assessore Bertolaso: “Stop ai medici che lasciano il pubblico per il privato”
Sanità lombarda in crisi: tra liste d’attesa e tempi infiniti. La Regione dichiara guerra ai medici che lasciano il pubblico per il privato. A Como poi a questo fenomeno si aggiunge anche la concorrenza spietata, dal punto di vista economico e organizzativo, della Svizzera Fermare "l'emorragia" di camici bianchi o infermieri che si dimettono dalle strutture pubbliche per andare a lavorare nel privato. (Espansione TV)
Ne parlano anche altri media
Se ne vanno. Lasciano il pubblico per il privato, per le cooperative o la libera professione, per poter avere un miglior equilibrio tra vita privata e lavoro. (La Nuova Venezia)
“La politica regionale è ferma”. Ad affermarlo è il segretario di Anaao Assomed Lombardia Stefano Magnone. (varesenews.it)
Lombardia. Anaao: “Professionisti in fuga, siamo al collasso e la politica è ferma” (Quotidiano Sanità)
Fials Lombardia esprime forte preoccupazione per la crescente crisi nella gestione delle risorse legate alle prestazioni aggiuntive destinate alle ASST e IRCCS pubblici, ormai esaurite, mettendo a rischio l’efficienza del sistema sanitario regionale e il piano di riduzione delle liste d’attesa. (Il Cittadino)
La Svizzera nuovo Eldorado per i medici italiani che lasciano il sistema sanitario pubblico nazionale per andare in Cantone Ticino? Vero, ma non del tutto. Poiché la carenza di personale che sta mettendo a dura prova le azienda ospedaliere del nostro territorio non è solo dovuta ai “camici bianchi” transfrontalieri. (malpensa24.it)
I medici che sono risultati idonei, dopo aver partecipato ai bandi pubblicati da gennaio a oggi, sono 1.704. E poi 163 infermieri e tantissimi — 893 camici bianchi — pronti a gestire i cosiddetti ambulatori “codici minori”, destinati alle visite di chi arriva in pronto soccorso senza essere grave, con un codice bianco… (La Repubblica)