Chi è il manager portoghese Carlos Tavares che lascia Stellantis
Carlos Tavares lascia Stellantis. Oggi le dimissioni del ceo con effetto immediato. Classe 1958, nato a Lisbona, in Portogallo, prima di occuparsi della fondazione di Stellantis, avvenuta nel gennaio 2021, è stato presidente del Consiglio di Gestione di Groupe Psa da marzo 2014, dopo esservi entrato nel gennaio dello stesso anno. In precedenza, ha ricoperto la carica di Chief Operating Officer di Renault dal 2011 al 2013 (Adnkronos)
Ne parlano anche altri giornali
L'amministratore delegato di Stellantis , Carlos Tavares, si è dimesso dalla carica di chief executive officer "con effetto immediato". Lo fa sapere la stessa azienda, con una nota, annunciando che il Consiglio di amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di John Elkann, ha accettato le sue dimissioni. (Finanza Repubblica)
Una resa, quella del top manager portoghese, arrivata con oltre un anno di anticipo rispetto alla scadenza del mandato nel 2026. Colpo di scena: si è dimesso il ceo di Stellantis, Carlos Tavares. (il Giornale)
Un’accelerazione drammatica dopo un periodo segnato da un calo dei profitti e un indebolimento delle vendite, in particolare negli Stati Uniti, per il secondo produttore europeo, che annovera tra i suoi marchi Jeep, Peugeot, Fiat e Alfa Romeo. (Il Sole 24 ORE)
"Ora Elkann venga al più presto in Parlamento" è il coro bipartisan che unisce maggioranza e opposizioni nei commenti 'a caldo' dopo il passo indietro del manager di Lisbona. (Liberoquotidiano.it)
L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, si è dimesso con effetto immediato. E il mondo industriale, politico e sindacale di Torino si interroga sul futuro del gruppo, di Mirafiori e di Torino stessa. (La Stampa)
"Altri hanno creato il caos e voi chiedete a me di risolvere la situazione e di garantire posti di lavoro”, questa la dichiarazione di allora, ma che forse riassume al meglio poco meno di 4 anni da amministratore delegato, di Stellantis nel segno più delle intenzioni che delle intuizioni, di una rigidità caratteriale diventata un sistematico gioco di rimessa alle responsabilità altrui. (La Gazzetta dello Sport)