Ue, Decaro promuove Von Der Leyen: “Molto progressista”. Tridico: “Non sono d’accordo”

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Ue, Decaro promuove Von Der Leyen: “Molto progressista”. Tridico: “Non sono d’accordo” Antonio Decaro, a Strasburgo per la sua prima plenaria da eurodeputato, promuove il discorso di Ursula Von der Leyen prima della riconferma alla guida della Commissione Ue. “È stata molto progressista”, dice ai microfoni di Fanpage.it. In disaccordo Pasquale Tridico, che insieme agli altri europarlamentari grillini ha ribadito il voto contrario del M5s al bis della Presidente. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

Seduti senza applaudire gli eurodeputati di Fratelli d'Italia. In piedi gli eurodeputati di Verdi, Socialisti, Liberali e Popolari. (Il Messaggero Veneto)

Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis). Dopo il voto all’Europarlamento che ha confermato Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Ue, molti si chiedono: ha fatto bene Giorgia Meloni ha fatto bene oppure no a non votare l’amica tedesca? (Nicola Porro)

L’uomo della premier a Strasburgo spiega a Open il senso del voto contro: «S’è appiattita troppo sui Verdi, non potevamo starci. L’Ue ha già virato a destra» (Open)

Ue, Fidanza: ok dei Verdi ha reso impossibile sostegno Fdi

Il Parlamento Europeo, in seduta plenaria, ha rieletto Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea. I voti favorevoli alla candidata del Partito Popolare sono stati 401 (la maggioranza minima richiesta per l'elezione era di 360) e i contrari 284, mentre 15 dei 707 eurodeputati presenti in aula si sono astenuti e sette schede sono state annullate. (Quattroruote)

Ma la sua riconferma è avvenuta senza il sostegno di Fratelli d'Italia, che ha votato contro. «Il nostro no conferma la nostra coerenza - spiega Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera - La strada maestra da percorrere, l'unica che avrebbe correttamente interpretato il voto che i popoli europei hanno espresso a giugno, era quella che avrebbe garantito una svolta rispetto al programma della prima legislatura di Von der Leyen». (ilmessaggero.it)

Roma, 18 lug. (Agenzia askanews)