Una politica che sa la differenza
Siamo al dunque. Il risultato del voto americano peserà anche sulle nostre vite? Si teme che la democrazia più antica degeneri in qualcosa di fascistoide se non in una nuova guerra civile. Sere fa ho visto in tv quel film, Civil war, che la racconta in corso. Narrazione senza spiegazioni, piuttosto la storia di uno sguardo (fotografico: fissare il reale per continuare a interpretarlo). Non si “ragiona” sulle “ragioni” dei contendenti: ne ha scritto su DeA Letizia Paolozzi. (il manifesto)
Su altre testate
Vi racconto la guerra civile fredda in America (Start Magazine)
Che le cose si mettessero male, per il fronte democratico, stanotte gli osservatori più attenti l'avevano notato quasi subito, nonostante la parvenza di cautela dei grandi giornali: contee chiave che non reggevano, Trump che migliorava il suo risultato quasi ovunque, candidati indipendenti che superavano quelli democratici. (Vogue Italia)
Negli annali della politica americana, alcune elezioni sono ricordate per le loro non comuni poste in gioco e la loro polarizzazione al vetriolo. Quest… (La Stampa)
Con la vittoria di Trump negli Stati Uniti, al suo secondo mandato come presidente, la realtà è stata soppiantata dal mondo della post-politica, delle post-verità: quello dove il peggior scenario possibile si è realizzato, e le conseguenze saranno irreparabili. (The Vision)
Nel suo comizio di chiusura della sua campagna elettorale, un comizio caratterizzato da diverse uscite razziste e allusioni violente, Donald Trump ha parlato anche dell’ex speaker della Camera Nancy Pelosi. (Fanpage.it)
Da cittadino americano, essendo in questi giorni ancora in Italia, il suo dovere in vista delle elezioni presidenziali Usa lo ha già svolto. Fondatore e direttore del Ferrara Film Festival, si divide tra le mura estensi e la città degli angeli e delle stelle del cinema, Los Angeles. (il Resto del Carlino)