Altro che Epstein, lo scandalo P Diddy può cambiare l’America (e il rap): i freak-off party, gli amici Jennifer Lopez, Justin Bieber, Leonardo DiCaprio, Donald Trump e i nemici, come 50 Cent col docum
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Per il pubblico mainstream italiano P Diddy è rimasto cristallizzato al 1997, quando ancora si faceva chiamare Puff Daddy e la sua hit I’ll Be Missing You imperversava in tutte le radio. L’aveva dedicata al suo migliore amico, il rapper Notorious B.I.G., ucciso pochi mesi prima: un omicidio che è tuttora senza colpevole o movente. E un delitto, peraltro, di cui da anni si vocifera che potrebbe essere in parte responsabile – se non direttamente, almeno per aver alimentato la faida contro il rivale Tupac Shakur, anche lui eliminato da un killer senza nome in una brutta storia di vendette incrociate. (MOW)
La notizia riportata su altre testate
L'accusa definisce questi festini "elaborate performance sessuali" organizzate da Combs che poi si masturbava e spesso filmava la scena. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Uno spettro si aggira nel mondo dello spettacolo americano: quello di Puff Daddy. (ilmessaggero.it)
Il rapper e magnate della musica Diddy è stato un pilastro della scena musicale negli anni 2000. Ha lavorato con alcuni dei più grandi artisti dell’epoca, tra cui Usher, Mary J Blige e JLo. E i suoi “festini bianchi” erano conosciuti in tutta la A-list come l’evento dell’anno. (Lacasadelrap)