Efficienza energetica e decarbonizzazione: in Italia il fabbisogno di energia per unità di PIL ridotto del 23,4% dal 2005

È quanto emerge dagli indicatori energetici ed economici in relazione alle emissioni di gas a effetto serra e al consumo di energia nell’edizione 2024 del Rapporto ISPRA “Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European countries”, disponibile online. Confronto con l’Europa Il confronto tra gli indicatori nazionali e quelli dei principali Paesi mostra che il sistema energetico italiano ha un’elevata efficienza energetica ed economica: l’intensità energetica, espressa in termini di consumo interno lordo di energia per unità di PIL, è tra le più basse nei principali Paesi Europei, 83,5 Tonnellate Equivalenti Petrolio (tep) contro 98,3 tep dei 27 Paesi dell’Unione Europea nel 2022. (Ispra)

Su altre fonti

"Occorre efficienza amministrazione su target, tanto da fare" (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 01 ott - "Nel 2023 abbiamo avuto meno approvvigionamenti esteri, un indicatore abbastanza rilevante di crescita delle rinnovabili rispetto alle fonti fossili", ora "dobbiamo agire mantenendo fermi gli obiettivi che ci siamo dati gia' come target 2030 e poi l'orizzonte al 2050". (Il Sole 24 ORE)

Nel primo semestre del 2024, l’Italia ha registrato un aumento record del 25% nella produzione di energie rinnovabili e una significativa riduzione delle emissioni di CO2, pari al 6%. (Corriere dell'Economia)

Negli ultimi anni, l'Italia ha compiuto progressi significativi sul fronte della decarbonizzazione e dell'efficienza energetica, con una costante riduzione del fabbisogno di energia e delle emissioni di gas serra rispetto al PIL. (ingenio-web.it)

Produzione FV: in Italia +17,4% nel 2024, meglio di Germania e Spagna

Martedì 1 ottobre 2024 Energia: relazione MASE su situazione energetica, nel 2023 meno dipendenza da estero e più rinnovabili. Pichetto: avanti verso la sicurezza energetica e lo sviluppo delle rinnovabili. (agenzia giornalistica opinione)

MeteoWeb (MeteoWeb)

È quanto emerge dallo studio (Quotidiano Energia)