Berrettini più Sinner: l’Italia si prende tutto

MALAGA (SPAGNA). L'età dell'oro del tennis azzurro. Non solo Jannik Sinner: con un Berrettini ritrovato, l'Italia si prende di forza la Coppa Davis 2024 a Malaga, bissando il successo di 12 mesi fa, e corona così un anno formidabile, fatto della vittoria delle azzurre nella Billie Jean King Cup, dei due Slam e delle Finali Masters di Sinner, delle medaglie olimpiche di Parigi. Il punto della doppietta in Davis è arrivato, come da copione, dal numero 1 del mondo, che ha battuto per la nona volta su dieci l'olandese Griekspoor in un match più combattuto del previsto, ma alla fine scivolato per inerzia dalla parte del più forte. (Il Centro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Leggi tutta la notizia Inquadrata spesso dalle telecamere, è stata il volto 'istituzionale' della Finale di Coppa Davis a Malaga. (Virgilio)

In 124 anni di storia solo otto nazioni prima dell’Italia erano riuscite nell’impresa di vincere l’Insalatiera per due anni di fila ma soltanto in quattro avevano conquistato nello stesso anno Coppa Davis e Billie Jean King Cup, l’equivalente al femminile. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

L’attaccante danese in realtà può vantare un palmarès di una certa importanza, con la società bianconera che non ha visto alla Juve la sua miglior espressione calcistica, ma che vede comunque registrato il suo nome tra coloro che hanno vinto il titolo in Serie A, storico, con la Juventus. (SpazioJ)

Il nostro anno tutto d’oro. Slam e medaglie olimpiche. Adesso ci guarda il mondo

Un ritorno da vero protagonista per Matteo Berrettini, accolto a Fiumicino con applausi scroscianti e un entusiasmo che ha riempito l’aeroporto romano. La vittoria della terza Coppa Davis della storia italiana, il secondo successo consecutivo, ha un sapore speciale per il tennista, tornato protagonista dopo due anni segnati da infortuni e sfide personali. (SNAI Sportnews)

Pugliese di Rutigliano, è team manager del sodalizio azzurro e direttore dell’Istituto di Formazione Roberto Lombardi. I successi di Jannik Sinner e Matteo Berrettini a Malaga, merito anche di Michelangelo Dell’Edera, in grado di gestire al meglio i tennisti azzurri nell’ultima Coppa Davis, in grado di difendere l’insalatiera conquistata nel 2023. (Liberoquotidiano.it)

Era invece solo un antipasto della stagione azzurra che stava venendo. C’è già chi, dopo l’incredibile bis-Davis, il 2024 del tennis italiano lo chiama l’anno dei miracoli, infiocchettato dagli Slam, da un ragazzo, nato sulle nostre Alpi che ha suonato la carica per tutto il movimento, diventato numero uno al mondo. (Quotidiano Sportivo)