"Caro Sergio, per noi è stato un onore": il Consiglio d'Amministrazione del CSC scrive al presidente dimissionario

Caro Sergio, desideriamo, innanzitutto, esprimerti anche noi il rammarico per le tue dimissioni dalla Presidenza del Centro Sperimentale di Cinematografia, manifestandoti nel contempo il nostro giusto riconoscimento per l’impegno costante che hai profuso nello svolgimento della tua funzione. Sin dal primo giorno in cui ci siamo insediati, ormai più di un anno fa, abbiamo avuto modo di apprezzare le tue grandi doti umane prima che di artista di cui d’altronde eravamo a conoscenza. (Centro Sperimentale di Cinematografia)

Ne parlano anche altri media

«Non si può certo dire che Sergio Castellitto sia di destra, piuttosto è una di quelle persone pensanti, equilibrate, che non sono di nessuno». Secondo lei… (La Stampa)

Il giorno dopo le dimissioni di Sergio Castellitto (nella foto) da presidente, il Centro Sperimentale di Cinematografia, la seconda scuola di cinema più antica al mondo dopo quella di Mosca, si è risvegliato in uno stato abbastanza confusionale, perché quasi nessuno si aspettava questa mossa così improvvisa. (il Giornale)

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha ricevuto le dimissioni irrevocabili di Sergio Castellitto da presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. “È una decisione che meditavo da tempo – ha scritto Castellitto in una lettera – Non sono gli attacchi ad avermi spinto a lasciare, mi hanno ferito, ma mai impaurito. (Il Fatto Quotidiano)

Dall’incendio a Cinecittà alla consulenza alla moglie, tutti i guai di Castellitto al Centro Sperimentale di Cinematografia

Sergio Castellitto ha dato le dimissioni “irrevocabili” da presidente della fondazione Centro sperimentale di cinematografia. Stando a fonti del Fatto in realtà Castellitto, che svolgeva l’incarico a titolo gratuito, è stato sentito lunedì dagli ispettori inviati dal Ministero dopo cinque interrogazioni parlamentari che chiedevano chiarimenti sulla gestione del Csc, in particolare su 17 contratti non rinnovati, sul licenziamento di un dirigente che si era adoperato per non lasciarli a casa, poi sull’incendio dell’8 di giugno, poi sulle spese come la consulenza alla moglie Margaret Mazzantini (4mila euro) per un convegno, l’incarico per le relazioni istituzionali ad Angelo Tumminelli che riportò sulle scene Castellitto proprio con un testo della Mazzantini. (Il Fatto Quotidiano)

È durata meno di un anno la presidenza di Sergio Castellitto al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Non sono gli attacchi ad avermi spinto a lasciare, mi hanno ferito ma mai impaurito. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La premessa sgombra il campo dalla prima, prevedibile, spiegazione: «Non sono gli attacchi ad avermi spinto a lasciare, mi hanno ferito, ma mai impaurito». Sergio Castellitto getta la spugna, lascia il ring del Csc dove, dall’attimo in cui è entrato, non ha vissuto un giorno senza essere avvolto dal ronzio delle polemiche: «E’ una decisione che meditavo da tempo – spiega l’attore e regista -. (La Stampa)