L'annuncio della liberazione, il volo da Teheran e l'atterraggio tra le braccia dei familiari: la fine dell'incubo di Cecilia Sala

Ha dormito venti notti stesa per terra, senza un materasso, ostaggio degli ayatollah, nella prigione di Evin. Ma le è bastato respirare ieri mattina il primo minuto di libertà e quello smog di Teheran che diceva tanto di amare nelle sue corrispondenze, per ritrovare — già durante la corsa all’aeroporto con il capo dell’Aise, Gianni Caravelli, arrivato apposta a prenderla da Roma — tutto l’entusiasmo, la forza, il sorriso di sempre. (Corriere della Sera)

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Le immagini. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Tiscali Notizie)

La giornalista 29enne era stata arrestata il 19 dicembre scorso con accuse generiche ed era stata incarcerata a Evin, la prigione riservata ai dissidenti politici in Iran. Ieri le autorità di Teheran avevano detto che il suo arresto non era collegato al caso dell'ingegnere iraniano fermato in Italia. (Vanity Fair Italia)

Ci limitiamo a dire questo». Siamo in apprensione, è una situazione delicata. (La Stampa)

Il patto tra gli 007, i 10 giorni decisivi, l'ok di Trump a Meloni: cosa c'è dietro la liberazione di Cecilia Sala

Sono le parole della mamma di Cecilia Sala, Elisabetta Vernoni, appena arrivata a casa dall'aeroporto di Ciampino. Video LaPresse (ilgazzettino.it)

«Non è la mia storia, ero solo la persona che aspettava il suo ritorno. Insieme ai genitori di Cecilia Sala, ad attenderla in aeroporto a Ciampino c'era il suo compagno, Daniele Raineri, giornalista come lei: il loro abbraccio, dopo che la giovane cronista arrestata in Iran e liberata nelle scorse ore, è l'immagine più bella della giornata. (ilmessaggero.it)

Il volo del direttore dell'Aise Caravelli a Teheran. Il viaggio a Mar-a-Lago. L'accordo tra servizi segreti. E le date decisive: 2, 10 e 20 gennaio (Open)