Giovanni Allevi, il compositore e la malattia: «Cammino, cammino, non voglio darla vinta al dolore»
Anche a Milano è una domenica grigia e fredda: tra le strade affollate spunta una montagna di capelli ricci e imbiancati dal tempo anagrafico e dalle sofferenze che viene scompigliata dal vento e che ormai tutti hanno imparato a riconoscere, perché appartiene ad uno degli artisti più amati ed apprezzati a livello internazionale: Giovanni Allevi. Il maestro ascolano sta passeggiando per il capoluogo lombardo e ne approfitta per scattare un selfie ed infondere ottimismo ai suoi follower nonostante i dolori e la malattia. (ilmessaggero.it)
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Anche a Milano è una domenica grigia e fredda: tra le strade affollate spunta una montagna di capelli ricci e imbiancati dal tempo anagrafico e dalle sofferenze che viene scompigliata dal vento e che ormai tutti hanno imparato a riconoscere, perché appartiene ad uno degli artisti più amati ed apprezzati a livello internazionale: Giovanni Allevi (RagusaNews)
Anche a Milano è una domenica grigia e fredda: tra le strade affollate spunta una montagna di capelli ricci e imbiancati dal tempo anagrafico e dalle sofferenze che viene scompigliata dal vento e che ormai tutti hanno imparato a riconoscere, perché appartiene ad uno degli artisti più amati ed apprezzati a livello internazionale: Giovanni Allevi (corriereadriatico.it)
Del suo tumore ha parlato già nel libro I Nove Doni, dove il focus sono gli insegnamenti tratti dalla malattia, perché c'è un Giovanni Allevi prima e dopo quella diagnosi. «Adesso sono molto più felice, sembra una follia, ma la malattia mi ha catapultato nel presente, prima ero molto preoccupato delle aspettative del futuro, delle scelte fatte nel passato e quella condizione, ma ora, con la malattia cronica, mi vivo il presente e il domani diventa un presente allargato. (Vanity Fair Italia)