Turista italiano ucciso dallo squalo nel Mar Rosso, i pm egiziani: «Nuotava al largo»
La chiusura di un tratto di mare, decisa dalle autorità egiziane in seguito alla morte di Gianluca Di Gioia, potrebbe pesare nella ricostruzione della vicenda (sulla quale la Procura di Roma verosimilmente non interverrà, si sta valutando il da farsi in queste ore). Il rebus, infatti, è tutto in pochi metri d’acqua, quella distesa turchese del Mar Rosso che attrae turisti da tutto il mondo. Gianluca Di Gioia ha violato qualche regolamento avventurandosi di fronte al Sataya resort? Oppure è rimasto all’interno del perimetro tutelato della barriera corallina (come sostiene il suo amico e superstite Peppino Fappani)? La famiglia del diplomatico romano attende una risposta, ma è più che probabile che ci si debba affidare alle autorità egiziane che non a quelle italiane. (Corriere Roma)
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Sono due turisti italiani le vittime dell'attacco di uno squalo avvenuto nelle acque di Marsa Alam, in Egitto, a largo della spiaggia del Sataya Resort. (Corriere della Sera)
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Gianluca Di Gioia, 48 anni, diplomatico dell’Unione europea, è morto ieri mattina in Egitto durante un’uscita in mare — a una cinquantina di metri dalla riva — per fare snorkeling in un tratto fra i più suggestivi per la presenza di una ricca fauna marina, colorata e spettacolare, ma anche teatro di recente di tragedie analoghe causate dall’avvicinamento sempre più frequente di predatori di grosse dimensioni a ridosso della spiaggia e dei pontili. (Corriere Roma)
La figlia di Giuseppe Fappani, sopravvissuto all'attacco del pescecane in Egitto, riferisce il racconto dell'uomo che ha provato a salvare Di Gioia (Open)
Mi fa arrabbiare quello che ho letto sui giornali internazionali, quando dicono che stava oltre le boe, che era in una zona vietata. René, un turista tedesco che ha assistito alla morte di Gianluca Di Gioia – il 48enne romano ucciso brutalmente da uno squalo tigre il 28 dicembre scorso nel resort di lusso Sataya a Marsa Alam, in Egitto – non si capacita: «Tutto questo è accaduto davanti alla famiglia di quell’uomo, la moglie urlava disperata. (leggo.it)
Lo riferiscono i media egiziani. Le autorità del Mar Rosso hanno ripristinato le attività marine nell’area in cui erano stati vietati il nuoto e lo snorkeling a Marsa Alam dopo l’attacco di squali a due italiani, uno dei quali è morto. (Travelnostop.com)