Le reazioni in Italia. Meloni-Trump, asse per la stabilità. Salvini esulta: porterà la pace
Non è una rosa con qualche spina, piuttosto il contrario. Sulla carta le somiglianze tra Donald Trump e Giorgia Meloni si sprecano: nei fatti, il ritorno alla Casa Bianca del populista d’oltreoceano per la premier è più una serie di problemi che una gioia. Come capo del governo di un grande Paese europeo, condivide le preoccupazioni dei colleghi della Ue: i dazi del 10% se non del 20% che danneggerebbero tutta l’Unione ma l’Italia più degli altri perché gli Usa sono il secondo mercato di sbocco del nostro export. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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Ma la realtà è che nel vecchio continente tutti (o quasi) facevano il tifo per Kamala Harris, consapevoli del fatto che un ritorno del tycoon potrebbe significare un raffreddamento dei rapporti transatlantici, una guerra commerciale e di sicuro la fine, o comunque la riduzione, del sostegno militare all'Ucraina da parte di Washington. (EuropaToday)
L'occhio di Palazzo Chigi è sulle prime mosse economiche del rieletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il presidente del Consiglio Meloni ha avuto ieri sera un primo colloquio telefonico con Trump per congratularsi della vittoria. (il Giornale)
Simone Urbani Grecchi, Analista Geopolitico, in occasione delle elezioni 2024 negli U.S.A. è stato intervistato da Il Giornale d'Italia. "Per il nostro Paese credo che credo che cambi poco, gli americani sanno bene che siamo un paese amico, è un paese che ha molti valori in comune e credo che queste cose non verranno disconosciute da Trump, anzi saranno valorizzate anche perché abbiamo un ruolo, grazie anche a questo attuale governo, molto importante a livello europeo, al punto che anche cancellerie come quella britannica e quella tedesca a governo socialdemocratico in questo momento stanno guardando con grande interesse alla politica estera che sta attuando il presidente Meloni. (Il Giornale d'Italia)
Il trumpometro adesso segna una febbre altissima nella destra italiana. (La Stampa)
«Trump è un suprematista e non rappresenta il futuro degli Stati Uniti. Il futuro è il suo vice, J.D. Vance, che ha spostato una indiana e può rappresentare un’America multietnica». Nelle ore in cui si attende la conferma definitiva della vittoria di Donald Trump, destinato a tornare alla Casa Bianca, StartupItalia ha intervistato Marco Sioli, professore di Storia dell’America del Nord all’Università degli Studi di Milano. (StartupItalia)
Trump accusa: voci di massicce frodi in Pennsylavnia e Michigan. Trump in netto vantaggio in Indiana e Kentucky. Casa Bianca blindata. (Milano Finanza)