Libano, Unifil e militari italiani mantengono posizioni: “Israele sulla linea blu, poi tornati indietro”

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In seguito all’azione di Israele in Libano, per le truppe Onu, tra cui un contingente di un migliaio di soldati italiani, è scattato “l’allarme 2” che prevede spostamenti limitati. “Nonostante questo pericoloso sviluppo, i peacekeeper rimangono in posizione" assicurano dall'Onu. (Fanpage.it)

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Il rombo dei cannoni risuona nel sud del Libano, ma per il contingente italiano di caschi blu il fragore giunge solo ovattato perché a fargli scudo dal rumore ci sono metri e metri di terreno collinare e il cemento armato dei bunker. (WIRED Italia)

La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, nella mattinata di oggi, ha deciso di telefonare al primo ministro libanese Najib Mikati. Anche la capitale del Paese dei cedri, Beirut, è sotto il fuoco di Tel Aviv. (Open)

Istituita il 19 marzo 1978 con le risoluzioni 425 e 426 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l'Unifil (Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite) è una forza militare di interposizione dell'Onu. (Sky Tg24 )

I militari della Brigata Sassari restano in Libano, Crosetto: "Sono nei bunker"

Israele invade il Libano, nelle basi di Unifil l'allerta è salita oltre il livello 2. Come precisato anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, i peacekeeper italiani non sono considerati in pericolo né possono essere considerati obiettivi del conflitto. (ilmessaggero.it)

Il ministro della difesa Guido Crosetto sta seguendo personalmente l’evoluzione della situazione in Libano, dove sono dislocati i militari italiani della missione delle Nazioni unite Unifil ribadendo che “Unifil non è l’obiettivo diretto degli attacchi. (TV2000)

"Il personale militare italiano in Libano si trova precauzionalmente nei bunker. La tensione sale e il rischio ora, anche tra i Dimonios, è sempre più alto. (YouTG.net)