Albania, Rama annuncia il blocco di TikTok per un anno
TIRANA (ALBANIA) " L'Albania bloccherà l'accesso a TikTok per un anno. Lo ha annunciato il primo ministro Edi Rama nel corso di una riunione con rappresentanti di genitori e insegnanti.... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Ne parlano anche altre fonti
Il social network della cinese ByteDance, che rischia di chiudere negli Stati Uniti, sarà presto bloccato in Albania. Gli utenti albanesi non potranno accedere al social almeno per un anno, a partire dalle prime settimane del 2025. (Today.it)
L'Albania adotta il pugno duro e annuncia la virata sul giro di vite contro l'applicazione cinese: «Tik Tok è come il delinquente di quartiere di cui i genitori temono la compagnia per i propri bambini, ma che riesce sempre ad essere il personaggio più attraente dell'infanzia». (Secolo d'Italia)
Con queste parole, il premier albanese Edi Rama ha deciso di bloccare l’applicazione cinese per un anno, anticipando così gli Stati Uniti. “È il delinquente del quartiere - ha proseguito - di cui i genitori temono la compagnia per i propri bambini ma che riesce sempre ad essere il personaggio più attraente dell'infanzia”. (il Giornale)
Il 14enne ucciso dopo una lite social Un tema tornato alla ribalta dopo che lo scorso mese a Tirana un 14 enne è stato ucciso a coltellate da un suo coetaneo, a pochi passi dall'istituto, a seguito di una lite iniziata sui social. (ilmessaggero.it)
Il governo albanese bloccherà l'accesso a TikTok su tutto il territorio, almeno per un anno, a partire dalle prime settimane del 2025. La mossa annunciata oggi dal premier Edi Rama contro la piattaforma di social media che, dice il primo ministro, "sta prendendo in ostaggio i nostri figli", rientra in una serie di misure tese a rafforzare la sicurezza dei bambini nelle scuole. (la Repubblica)
La decisione, che mira a rafforzare la sicurezza dei bambini, arriva dopo un’ampia consultazione con insegnanti, genitori e psicologi. L’Albania blocca TikTok per un anno. Il premier Rama: “Sta prendendo in ostaggio i nostri figli” Di (Orizzonte Scuola)