Antonio Di Napoli, venditore di spighe morto investito a Fuorigrotta: "Da 50 anni icona del quartiere"
Video suggerito A cura di Pierluigi Frattasi Antonio Di Napoli, la vittima / Foto pubblicata su FB dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Avs) Lutto a Soccavo e Fuorigrotta per la scomparsa di Antonio Di Napoli, storico venditore di spighe della zona del Centro Commerciale Azzurro. Il 74enne, papà di 4 figli, è rimasto vittima di un terribile incidente stradale avvenuto nella serata di ieri, sabato 28 settembre 2024. (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Un uomo di 74 anni è morto dopo essere stato investito da un'auto guidata da un 31enne in via Cinthia, nel quartiere di Fuorigrotta a Napoli . Secondo quanto ha ricostruito la Polizia Locale, l'automobilista stava percorrendo la strada in direzione di marcia verso il quartiere Pianura proveniente da Fuorigrotta. (Ottopagine)
La polizia locale di Napoli è intervenuta per un tragico incidente stradale lungo via Cinthia. Un uomo di 31 anni, alla guida di un autoveicolo, percorreva la strada in direzione di marcia verso il quartiere Pianura proveniente da Fuorigrotta (ilmattino.it)
Sulla strada, l’auto col parabrezza sfondato e una persona dispera… È morto così Antonio Di Napoli, venditore di spighe di Soccavo. (La Repubblica)
Sora – Un incidente si è verificato nel pomeriggio di ieri. Erano da poco passate le 17 quando, in via Marsicana, nei pressi dell’incrocio per l’ospedale Santissima Trinità, due auto si sono scontrate tra loro. (Frosinone News)
FUORIGROTTA (NAPOLI) – Un uomo di 74 anni è morto dopo essere stato investito da un’auto in via Cinthia, nel quartiere di Fuorigrotta (Napoli). L’incidente è avvenuto nei pressi dell’ingresso dell’Università “Federico II”. (Quotidiano del Sud)
Ad investirlo un uomo di 31 anni, proveniente da Fuorigrotta e diretto a Pianura, che era alla guida della sua auto. Investito e ucciso, mentre attraversava la strada in via Cinthia a Napoli, ieri sera 28 settembre dopo le 23, poco distante dall'ingresso dell'Università Federico II. (Corriere della Sera)