Sabotaggio dei big dell'auto pur di non fare dietrofront
«Siamo davvero alla tempesta perfetta: lo avevamo denunciato in tempo, ma piuttosto che rivedere norme sbagliate, preferiscono lasciare campo libero a ogni forma di elusione. Una follia». Il sentore manifestato a fine 2024 dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si sta concretizzando. A optare per l'harakiri sono alcuni big dell'auto, tra cui Stellantis, terrorizzati dalla tagliola delle multe green della Ue in vigore da inizio anno. (il Giornale)
La notizia riportata su altre testate
Il primo strumento per evitare le sanzioni previste dalle norme europee, per chi non rientrerà al di sotto dei 94 g/km di emissioni medie di CO2 con la propria flotta di nuove auto vendute nel 2025, è stato esercitato. (Auto.it)
Il question time di mercoledì sera non ha dato alcuna indicazione su quelle che potrebbero essere le evoluzioni degli assetti amministrativi e politici che covano sotto la cenere, ma s’è dimostrato – come accade di solito – decisamente utile per apprendere degli interventi amministrativi in corso su questioni di indubbio interesse pubblico. (Frosinone News)
Cisterna (Lt) – Ce la presentarono così alla Prefettura di Latina un paio di anni fa, come d’incanto, non solo declassata a superstrada ma era diventata “green”. Perciò verde, amica dell’ambiente, di persone ed animali … una panacea di tutti i mali. (La Torre Oggi)
Le nuove rigide normative sulle emissioni in Europa sono entrate in vigore, mettendo in difficoltà le case automobilistiche. Ogni azienda deve ora rispettare specifici obiettivi di emissioni basati sul totale dei veicoli venduti, con circa il 20% delle nuove vendite che devono essere veicoli elettrici. (Tom's Hardware Italia)
Di una cosa si può essere ben sicuri: se c’è un modo per farsi male da soli, l’Europa difficilmente se lo lascerà scappare. E se si tratta del dossier automotive, la vocazione autolesionistica di Bruxelles raggiunge vette epiche. (Panorama)
Con lo stop alle vetture termiche sempre più vicino che vede i Paesi europei schierati per il rinvio, sono in pochi sorridere. Con il 2025 sono entrate in vigore le nuove normative che introducono le prime sanzioni per chi non rispetta il limite medio di CO2 per km di tutta la gamma in vendita. (Autoappassionati.it)