Alla sinistra fa gola Tele-Meloni: le trame sulla Rai

Il campo largo d’opposizione si restringe ogni giorno di più. Dopo essersi spaccata sulla nomina di Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva della Commissione Ue e sulla partecipazione alla manifestazione anti governativa indetta dalla Cgil, l’allegra accozzaglia di centrosinistra deraglia pure sulle nomine Rai. Poco dopo aver siglato, appena lo scorso mese di agosto, un patto d’unità d’azione al fine di compattare il fronte d’opposizione contro quella che è stata sprezzantemente ribattezzata TeleMeloni, il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, è infatti pronto a far saltare l’accordo in cambio di qualche nomina Rai da ottenere a scapito dell’alleato dem. (Nicola Porro)

Su altri media

"Abbiamo scelto di tenere una linea condivisa con il Pd e continueremo a farlo. Gli altri partiti di opposizione, dopo aver avuto una posizione unitaria per settimane, si sono smarcati e si voteranno i loro nomi nel Cda. (Liberoquotidiano.it)

Roma, 25 set. Il Pd non parteciperà al voto, la linea l’ha illustrata proprio la segretaria Elly Schlein ai parlamentari, con parole che non lasciano dubbi e che segnalano anche lo stato di rapporti nel centrosinistra: “Siamo coerenti con le cose che diciamo e non siamo disponibili a farci tirare per la giacca. (Agenzia askanews)

Nessuna analisi comparativa dei curricula dei 72 candidati, il “campo largo” (Pd+M5s+Avs) si sfalda e 2 dei 3 partner domani voteranno, il Pd riunisce i suoi questa sera. (Key4biz.it)

Piomba su un’ordinaria giornata di redazione l’altisonante dichiarazione di Giuseppe Conte: “Né Aventino né inciuci”. Pensi a qualcosa di grosso, invece è solo roba di Rai, cioè di poltrone. (L'HuffPost)

“Unici punti fermi del Sindaco – spiegano gli esponenti comunali – continuano ad essere il Teatro Romano ed il Museo per i quali le risorse non mancano mai sotto gli occhi indifferenti dell’intera maggioranza, mentre la città ha bisogno anche di interventi urgenti in tema di manutenzione, scuole e commercio. (Frosinone News)

La decisione sofferta del Pd di restare fuori dall’aula al momento del voto arriva a tarda sera per voce della segretaria Elly Schlein, dopo che, durante la giornata, prima il M5S e poi Avs si sono sfilati dalla linea dura, annunciando di voler partecipare al voto. (Corriere Roma)