Femminicidio di Solero, i rilievi della Scientifica
Di Federica Castellana Adelia Pantano Nel video di Federica Castellana la casa dove stamattina 16 ottobre, all'alba in via Cavoli a Solero, paese dell'Alessandrino, un uomo ha ucciso la moglie a coltellate ARTICOLO Solero, un uomo uccide la moglie e poi avverte i carabinieri ADELIA PANTANO (La Stampa)
La notizia riportata su altri media
ALESSANDRIA – “In piazza per Patrizia e per tuttƏ lƏ altrƏ”. Questo venerdì sera il collettivo Non Una di Meno Alessandria darà vita a una manifestazione in piazzetta della Lega, ad Alessandria, per alzare la voce dopo il femminicidio di Patrizia Russo, avvenuto ieri a Solero. (Radio Gold)
L’insegnante di sostegno, Patrizia Russo, di 53 anni, di Agrigento, è stata uccisa con sette fendenti, inferti con un coltello da cucina, nella loro casa di via Cavoli a Solero nell’Alessandrino, dal marito Giovanni Salamone, di 61 anni. (SICILIATV.ORG)
Ormai, l’uxoricidio è stato commesso. Da Giovanni Salamone. E Patrizia Russo non c’è più Resta il cordoglio, l’incredulità costernata, lo sgomento negli occhi e nel cuore di chi li conosceva. Questi alcuni commenti nei social: “Non è possibile che Giovanni possa aver fatto questo a Patrizia!”; “Andavo a comprare da loro la frutta e la verdura, il sabato. (Sicilia ON Press)
L’uomo, attualmente detenuto nel carcere di Alessandria, non ha fornito alcuna spiegazione per il gesto efferato, lasciando gli inquirenti alla ricerca del movente. La tranquilla comunità di Solero, in provincia di Alessandria, è stata scossa da un tragico evento: l’omicidio di Patrizia Russo, un’insegnante di sostegno di 53 anni, originaria della Sicilia. (BlogSicilia.it)
I carabinieri, che indagano sul caso, hanno trovato il cadavere della vittima in camera da letto. Secondo quanto riportato dalla stampa nazionale, sembrerebbe che l’uomo abbia colpito la coniuge al culmine di una lite. (Frosinone News)
Molti anche i bambini, fra loro gli alunni che tanto adorava. Stasera 17 ottobre, poco prima delle 21, la navata ha iniziato a riempirsi lentamente. (La Stampa)