Oltre cento nuove accuse abusi sessuali contro Sean Combs

Aumentano a valanga le accuse di abusi sessuali contro Sean Combs, il mogul dell'hip hop rinviato a giudizio a New York per aver costretto una decina di ex collaboratori a fare atti di sesso non voluto con lui o in sua presenza. Tony Buzbee, un avvocato del Texas, ha annunciato oggi che 120 altre persone lo hanno incaricato di rappresentarlo in una nuova azione legale contro l'impresario. (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altre testate

Il dubbio del mondo dei media internazionale è che non solo molti personaggi noti sapevano e non hanno denunciato ma anche che qualcuno fosse presente durante le feste in cui si consumavano le violenze. (La Gazzetta dello Sport)

È dal 16 settembre che Sean Combs è in prigione, accusato di traffico sessuale, associazione a delinquere e trasporto per dedicarsi alla prostituzione. Arrestato in un albergo di New York, è stato poi trasportato nel Metropolitan Detention Center di Brooklyn, una prigione federale, trattenuto senza cauzione. (La Stampa)

Il mondo del rap è scosso da uno scandalo che rischia di cambiare per sempre l'immagine di uno dei suoi protagonisti più iconici: Sean Combs, noto al grande pubblico come Puff Daddy o P Diddy, si trova al centro di un'inchiesta giudiziaria che potrebbe travolgere non solo la sua carriera, ma l'intera industria musicale americana. (Giornale La Voce)

Diddy, nuove accuse di stupro: «Un bambino di 9 anni fra le vittime». Avvocato intenta causa per 120 persone

Gli avvocati di Sean “Diddy” Combs, attualmente in stato di arresto e su cui pendono varie gravi accuse tra cui violenza sessuale e tratta ai fini dello sfruttamento sessuale, hanno chiesto nuovamente che il loro cliente sia rilasciato su cauzione. (Rolling Stone Italia)

Dai freak off party alle celebrità coinvolte, sono sempre di più di “amici” di Puff Daddy che iniziano a prendere le distanze. I retroscena della vicenda di Sean Diddy Combs sono molteplici e sembrano aumentare col passare del tempo. (MOW)

Il produttore discografico statunitense, conosciuto con lo pseudonimo Diddy, secondo l'avvocato Tony Buzbee sarebbe responsabile di abusi sessuali nei confronti di altre 120 persone. Fra queste, ben 25 sarebbero state minorenni al momento delle violenze: le più giovani di 9, 14 e 15 anni. (ilmessaggero.it)