Delitto di Sharon, lunedì l’interrogatorio. Fiori e preghiere a Terno
All’interrogatorio di convalida prenderanno parte anche il sostituto procuratore titolare dell’indagine, Emanuele Marchisio, e il suo legale di fiducia, l’avvocato Giacomo Maj. Sangare è in una cella da solo e viene sorvegliato a vista nel timore possa compiere gesti autolesionistici. Ha già incontrato più volte il suo legale ed è probabile che nella mattinata di lunedì decida di ripetere anche nell’interrogatorio di convalida lo stesso racconto già fatto al pm e ai carabinieri di Bergamo, ovvero di aver scelto a caso la sua vittima e di aver agito senza alcun motivo. (L'Eco di Bergamo)
Ne parlano anche altre testate
Si tratta del 31enne Moussa Sangare, italiano con origini maliane, che stando a quanto ha rivelato agli inquirenti avrebbe «visto questa ragazza che passeggiava guardando le stelle e ascoltando la musica», e dentro di lui avrebbe «sentito un feeling». (Vanity Fair Italia)
«Non emergono al momento elementi indicativi di una patologia mentale per l’assassino di Sharon Verzeni ». «Gli elementi che emergono - afferma - non sembrano puntare verso un disturbo affettivo o psicotico in fase acuta, vale a dire verso una patologia mentale, mentre potrebbe emergere un disturbo legato a personalità antisociale che non è motivo di incapacità di intendere o volere. (Gazzetta del Sud)
«Ho visto una ragazza con le cuffiette, che guardava le stelle nel cielo». Quando l’ha incrociata, mentre Sharon procedeva con passo veloce da piazza dei Sette Martiri verso via Castegneta ha fatto un’inversione con la bici. (ilmessaggero.it)
Moussa Sangare, prima di accoltellare a morte Sharon Verzeni, le ha detto: «Scusa per quello che ti sto per fare». E La donna mentre era colpita chiedeva: "Perchè? Perchè?". Sangare ha raccontato di essere poi fuggito in bicicletta e di averla modificata nei giorni successivi in alcuni componenti, per evitare che potesse essere individuato grazie al mezzo. (L'Unione Sarda.it)
In casa di Moussa Sangare i carabinieri hanno trovato il ceppo di coltelli da cui proviene l'arma del delitto e una sagoma in cartone punteggiata di fendenti. (Fanpage.it)
Moussa Sangare e Sharon Verzeni A cura di Pierluigi Frattasi (Fanpage.it)