Maurizio Molinari: “La guerra in Medio Oriente ha i tempi del deserto e la logica delle tribù”

Maurizio Molinari, possiamo dire con una certa brutalità che il tremendo pogrom dello scorso sette ottobre, di cui oggi ricorre l’anniversario, è stato pressoché dimenticato nell’opinione pubblica? Non direi, quantomeno nei suoi effetti. Perché è stato un volta-pagina sia in relazione ai processi geopolitici in Medioriente sia in relazione a quelli c… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

Israele, Gaza e il Medio Oriente a un anno dal 7 ottobre 41mila morti, quasi 90mila feriti a Gaza, circa 200mila sfollati solamente in Libano. Un anno dopo il Medio Oriente è ancora in fiamme. (Fanpage.it)

È una ferita profonda e perennemente sanguinante quella che ogni israeliano porta con sé da un anno. Il 7 ottobre, Hamas aveva violato questo caposaldo, dando al Paese un inaspettato senso di fragilità. (ISPI)

“Oggi ricordiamo le vittime di un attentato terroristico, che ha ucciso e rapito civili”. Così Carlo Calenda, a margine delle commemorazioni per il primo anniversario del 7 ottobre presso la sinagoga di Roma. (LAPRESSE)

7 ottobre, La Russa: "Pace? Solo se Iran, Hamas e gli Stati Arabi riconoscono il diritto di Israele di esistere"

Il mondo, già segnato dall’aggressione della Russia all’Ucraina e dalle tante altre guerre dimenticate, ha visto riaprirsi in modo drammatico il mai sopito conflitto israelo-palestinese. (Vatican News - Italiano)

Due manifestazioni separate nella capitale spagnola (LAPRESSE)

“Finché c’è chi dice che devono morire tutti gli ebrei, che va debellata la presenza di Israele, sarà impossibile trovare gli elementi per una pace giusta”. “Credo che dobbiamo lottare perché ci sia veramente un equilibrio in quell’area tremenda del mondo, ma perché questo avvenga c’è una precondizione ed è che l’Iran, Hamas e tutti gli Stati arabi riconoscano il diritto di Israele all’esistenza”. (Il Fatto Quotidiano)