Spionaggio: reperivano informazioni per la Russia, indagati due imprenditori italiani

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A partire dai primi mesi del 2023, due uomini si sarebbero fatti promotori di una collaborazione con i servizi di intelligence russi per fornire informazioni di natura sensibile, come la mappatura dei sistemi di video sorveglianza delle città di Milano e Roma PUBBLICITÀ Avrebbero venduto informazioni "sensibili" agli 007 della Federazione Russa. È questa l'accusa nei confronti di due imprenditori italiani di 34 e 60 anni, competenti in campo tecnologico e soci nella stessa azienda della Brianza (Euronews Italiano)

Su altri media

Al centro dell'indagine i tentativi di fornire informazioni sensibili, come la mappatura delle videocamere di sorveglianza di Milano o di grandi città, all'intelligence russa. In cambio avrebbero ricevuto pagamenti in criptovalute. (Lettera43)

Ecco quale era l'obiettivo della Russia. (Fanpage.it)

Roberto Tortora 21 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)

Guerra ibrida in Italia. Roma e Milano spiate da "imprenditori-007" pagati dal Cremlino

A loro carico ci sono accuse per corruzione aggravata, in quanto commessa per finalità di terrorismo ed eversione. Dall'indagine è emerso che i due hanno ricevuto il compenso in criptovaluta da parte dei servizi di Mosca per mappare i sistemi di video sorveglianza di Milano e Roma, mostrando particolare attenzione alle aree non coperte da telecamere, e ottenere così informazioni riservate. (il Giornale)

La notizia non è che, a due anni e mezzo dall’invasione di Putin in Ucraina, lo spionaggio russo è vivo e se la passa ancora alla grande, in un’Italia (da anni, va detto) troppo porosa e permeabile alle operazioni di Mosca: è che stavolta li hanno individuati e, soprattutto, ce lo hanno voluto far sapere. (La Stampa)

A muovere i due imprenditori di Monza finiti sotto accusa dal Ros dei carabinieri per i loro contatti con gli 007 di Putin attivi sul territorio italiano non sono state le poche migliaia di euro in criptovalute viaggiate sui loro conti ma la simpatia per la causa di Mosca, che li ha spinti a mettersi al servizio dell'Fsb per una lunga serie di attività. (il Giornale)