Donne e ’ndrangheta: così lady Martino gestiva gli affari del clan a Crotone, tra «lezioni di silenzio» e minacce di guerra
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Operazione Sahel Tra gli arresti dell’operazione Sahel c’è Veneranda Verni, moglie del boss Vito Martino. Per la Dda di Catanzaro avrebbe avuto un ruolo «autonomo e operativo» nella gestione delle estorsioni, dello spaccio di droga e delle controversie all’interno della nascente nuova costa. E c’era chi le chiedeva protezione «Siamo a un altro libro». Così Veneranda Verni, 54 anni, moglie del boss Vito Martino sancisce il distacco dalla cosca Aracri nel momento in cui si apprende della collaborazione (poi fallita) del capo cosca Nicolino Aracri. (LaC news24)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Lo stesso procuratore facente funzioni di Catanzaro Vincenzo Capomolla durante la conferenza stampa ha voluto sottolineare quanto emerso nel corso delle indagini dei carabinieri. La periferia sud di Catanzaro e la criminalità rom che ha trasformato interi quartieri della città in “fortini” inespugnabili si confermano al centro dei traffici di stupefacenti. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)
Emerge dalla ricostruzione della Dda di Catanzaro che Vito Martino, intercettato il 7 maggio 2021, con la moglie Veneranda Verni e uno dei suoi figli, Francesco Martino, manifestò disappunto: "Ci siamo fidati", disse appellando il boss "papa". (il Resto del Carlino)
Questa mattina, i Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, supportati dalle forze di Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza e dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno portato a termine un’importante operazione antimafia, eseguendo 31 provvedimenti cautelari richiesti dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. (wesud)
«Congratulazioni alla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore Vincenzo Capomolla, e ai carabinieri del Comando provinciale di Crotone che, con l’operazione Sahel, hanno stroncato il tentativo di un clan emergente di Cutro di affermare la propria egemonia sul territorio. (CatanzaroInforma)
È soprattutto con le pretese di denaro che la famiglia Martino aveva ripreso a dettare legge a Cutro all'indomani del declino della cosca Aracri falcidiata da arresti e condanne. Sotto scacco erano finiti gli imprenditori, dei settori edili, agricolo e commerciale, che dal 2021 al 2022 subirono le imposizioni dei figli e della moglie del detenuto Vito Martino , ex braccio destro dell'ergastolano boss N icolino Aracri. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)
«Congratulazioni alla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore Vincenzo Capomolla, e ai carabinieri del Comando provinciale di Crotone che, con l’operazione Sahel, hanno stroncato il tentativo di un clan emergente di Cutro di affermare la propria egemonia sul territorio. (wesud)