Magistrati prendono posizione contro il governo Meloni: "Non tolleriamo più attacchi, Csm ci difenda"
L'Associazione nazionale magistrati ha chiesto al Csm di intervenire in difesa "della indipendenza e dell'autonomia della magistratura", dopo gli "attacchi" e il "linciaggio mediatico" subito ad opera della destra e del governo Meloni. Ha risposto la Lega: "Meno convegni e più lavoro". (Fanpage.it)
Ne parlano anche altre testate
«È grave la preoccupazione dell’Anm per l’impatto che potranno avere sull’organizzazione degli uffici giudiziari, sulla loro capacità di mantenere un accettabile grado di efficienza del servizio» la recente modifica prevista dal decreto flussi che reintroduce lo strumento del reclamo in Corte di appello avverso i provvedimenti dei Tribunali distrettuali e l’emendamento della deputata di Fratelli d’Italia allo stesso provvedimento che demanda alle Corti di Appello la competenza sui ricorsi contro i trattenimenti dei migranti decisi dal Questore. (Il Dubbio)
Lo spiega il Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati in un documento approvato all’unanimità. – Quanto registrato nelle ultime settimane, con le polemiche nei confronti dei magistrati, “si tratta di un attacco alla giurisdizione strumentale a screditare la magistratura per preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità affidato dalla Costituzione alla magistratura”. (Agenzia askanews)
La Giunta esecutiva, nel documento varato il 1° novembre scorso all’indomani dell’aspra polemica politico-mediatica contro la sezione immigrazione del Tribunale di Bologna, e in specie del collega Marco Gattuso, ha denunciato l’aria pesante che da qualche tempo si respira nella e intorno alla giurisdizione. (Giustizia Insieme)
Si alza la tensione tra magistratura e governo sul tema dei migranti. (Sky Tg24 )
L’Associazione nazionale magistrati ha approvato una delibera per chiedere il rispetto dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura. Contro le accuse «sempre più frequenti da parte del governo» e il «linciaggio mediatico di un certo giornalismo che scruta il privato delle persone». (Lettera43)
A evidenziarlo un documento approvato dal Consiglio direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati, che invita «ogni attore politico al rispetto del principio costituzionale della separazione dei poteri e di autonomia e indipendenza dell'ordine giurisdizionale». (Corriere della Sera)