Meloni affonda Lepore: "Sindaco, un po' di coerenza"
Nostro inviato a Bologna. Fuori, non c’è traccia degli antagonisti e dei loro slogan carichi di odio. Bologna va a passo d’uomo. I cantieri paralizzano le strade e la città dei 30 km l’ora diventa, almeno in questo pomeriggio di passione, una presa in giro. Dentro, in un hotel della periferia, il popolo del centrodestra si ritrova con i suoi leader e applaude la candidata Elena Ugolini, un’insegnante e preside di lungo corso che prova a sfidare la nomenklatura rossa. (il Giornale)
Su altri giornali
A Lepore, e vale per tutti, io chiedo coerenza”. Probabilmente non chiedevano invece di meglio gli oltre mille militanti che oggi al Savoia hanno assistito alla dura reprimenda del premier Giorgia Meloni al sindaco di Bologna (il Resto del Carlino)
La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. La mia storia, la nostra storia, raccontano che i pronostici possono essere stravolti. (La Pressa)
Giorgia Meloni non le manda a dire. (Liberoquotidiano.it)
In una Bologna ferita dalla guerriglia di sabato pomeriggio e strattonata dalle parole del sindaco Matteo Lepore che straparla di camicie nere sfidando il Viminale, i leader del centrodestra sono sul palco dell'hotel Savoia Regency per la volata finale alla candidata alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Elena Ugolini (Secolo d'Italia)
Lo scontro di piazza e politico del fine settimana a Bologna è sfociato nel comizio di chiusura della campagna per le elezioni in Emilia Romagna, in cui la premier Giorgia Meloni ha commentato lunedì che le "uniche camicie che ho visto sono quelle blu dei poliziotti aggredite dai centri sociali". (Euronews Italiano)
"Sono abbastanza ottimista perche' bisogna sempre avere fiducia negli elettori.Anche dopo quello che e' accaduto in questi giorni,l'Emilia-Romagna ha bisogno di un cambiamento, non possono spadroneggiare i violenti, non possono spadroneggiare quelli che aggrediscono la polizia. (Il Mattino di Padova)