Un giudice blocca la fusione con Tapestry: crolla il titolo della Capri Holdings di Versace e Michael Kors
Un giudice statunitense ha bloccato la fusione da 8,5 miliardi di dollari tra Tapestry e Capri, la società madre di Versace. Le ragioni? “La fusione creerebbe danni anticoncorrenziali”. A stabilirlo è stata Jennifer Rochon, giudice del distretto meridionale di New York, che ha accolto la richiesta della Federal Trade Commission. Aspetti principali Secondo la Ftc la fusione “avrebbe ridotto la concorrenza nel mercato delle borse premium accessibili”. (Forbes Italia)
Ne parlano anche altri giornali
La super holding del lusso Capri, proprietaria di Versace e Michael Kors, crolla alla Borsa di New York. L’anno scorso Tapestry aveva accettato di acquistare Capri: lo scopo era di creare un colosso statunitense del lusso che potesse competere meglio con i più grandi rivali europei. (Il Sole 24 ORE)
Capri Holdings è crollata in Borsa, con le sue azioni che sono scese di valore del 45%. La decisione ha avuto effetti opposti sui due gruppi coinvolti. (QuiFinanza)
A riferirlo è Affari Italiani, che parte dai rumors attorno al possibile spin off del brand da parte di Capri Holdings (multinazionale della moda con sede nelle Isole Vergini e fondata dallo stilista americano Michael Kors) alla ricerca di un riposizionamento di alcuni marchi, tra cui appunto Versace, nel momento in cui la sua fusione con Tapestry è stata messa in stand by dalle autorità di controllo degli Stati Uniti. (Torino Cronaca)
È ancora da capire se Federal Trade Commission autorizzerà la fusione tra Tapestry e Capri Holding. Versace sarebbe in vendita, vittima collaterale della fusione tra Capri Holdings e Tapestry. A proposito di M&A, Giovanna Ferragamo, secondogenita di Salvatore, allontana l’ipotesi del passaggio di mano del brand fondato dal padre Salvatore: crede nell’indipendenza e nel passaggio generazionale grazie alla regola del “tre”. (laconceria.it)
Capri controlla i marchi Versace, Jimmy Choo e Michael Kors, mentre Tapestry gestisce Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman. (Milano Finanza)
La sentenza blocca di fatto l’accordo ipotizzato dalle società ad agosto del 2023 e che da subito aveva ricevuto l’approvazione dall’Unione europea e dal Giappone, ma non dagli Stati Uniti d’America. Il tribunale statunitense si è pronunciato ieri in merito alla causa intentata dalla Federal Trade Commission americana che si è battuta per ostacolare l’operazione da 8,5 miliardi di dollari per la quale Tapestry, che controlla Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman, vorrebbe acquisire Capri Holdings, a capo di Michael Kors, Versace e Jimmy Choo. (Pambianconews)