Milei: «Con Giorgia Meloni e Donald Trump cambieremo il mondo»

«Qui sento di essere in famiglia». Quella sovranista, a voler essere precisi. Sul palco di Atreju, davanti ad una Giorgia Meloni con la testa tra le mani e a tratti sognante, Javier Milei getta le basi affinché qualcosa di simile alla lega internazionale dei conservatori a cui pensa assieme al presidente americano Donald Trump possa muovere i primi passi a breve. «La destra deve essere come una falange di opliti o una legione romana, che prevale sempre sugli eserciti più grandi proprio perché nessuno rompe la formazione» scandisce solenne dal Circo Massimo il presidente argentino super ospite della kermesse dei giovani meloniani, «Roma non premia i traditori». (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altre fonti

«Giorgia Meloni ha dei valori molto solidi, una forza ammirabile e si trova a dover lottare contro un vero e proprio nido di vipere woke». Ospite acclamato ad Atreju, il presidente argentino Javier Milei conferma in una lunga intervista a Libero la sua stima nei confronti della presidente del Consiglio italiana. (Corriere della Sera)

La motosega può funzionare anche per l’Italia. Ne è convinto il presidente dell’Argentina Javier Milei, che in un’intervista a Libero oggi parla del suo esempio: «Se io avessi detto un anno fa che avrei applicato le mie idee in un paese flagellato da cento anni di socialismo, mi avrebbero detto che sarebbe stato impossibile, nessuno avrebbe creduto a un aggiustamento del Pil pari al 15%, nessuno avrebbe creduto alle riforme strutturali che avevo messo in programma e che abbiamo varato. (Open)

Courtesy: Youtube Fratelli d'Italia. (Corriere TV)

Milei e la “rivoluzione” della destra: «Con Giorgia e Donald cambieremo il mondo». Show sul palco di Atreju

Il presidente argentino Javier Milei ha partecipato ieri al raduno di Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia, dove ha parlato anche della "necessità di dare vita ad un internazionalismo della destra". (Fanpage.it)

In realtà, come si legge in controluce nell’articolo, il nostro non sembra apprezzare particolarmente l’azione turbo-liberista del presidente argentino. E lo fa esprimendo un certo qual comprensibile cinismo politico che, ci piaccia o meno, rappresenta uno delle caratteristiche principali delle cosiddette democrazie mature, particolarmente quella italiana. (Nicola Porro)

Sul palco di Atreju, davanti ad una Giorgia Meloni con la testa tra le mani e a tratti sognante, Javier Milei getta le basi affinché qualcosa di simile alla lega internazionale dei conservatori a cui pensa assieme al presidente americano Donald Trump possa muovere i primi passi a breve. (ilmessaggero.it)