Femminicidio a Ischia, il compagno tornò nel dirupo in cui era caduta per soffocarla: arrestato dopo 9 mesi

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Vanity Fair Italia INTERNO

Secondo la ricostruzione di chi ha indagato negli ultimi nove mesi la donna è caduta, forse accidentale, nel dirupo in cui poi è stata trovata. Si è rotta una caviglia ed è rimasta nel dirupo tutta la notte. Ha chiesto aiuto e chiamato il compagno che è intervenuto, non per salvarla, ma per colpirla fino alla morte. Le ha dato un pugno al volto, le ha tappato naso e bocca. La donna è morta per asfissia (Vanity Fair Italia)

La notizia riportata su altri giornali

L’arresto in flagranza di reato scaturisce da una perquisizione d’iniziativa effettuata dai militari dell’Arma all’interno di un terreno in uso al 63enne, nel corso della quale, i Carabinieri, oltre ad aver accertato, la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi direttamente su suolo e di 18 animali da allevamento, tra ovini e suini, privi di tracciabilità, hanno rinvenuto occultata all’interno di una capanna in lamiera, una pistola calibro 7.65 modello MANURHIN PP WALTHER con matricola abrasa e 37 proiettili dello stesso calibro, illecitamente detenuti. (Corriere di Lamezia)

L’uomo era subito finito in carcere per maltrattamenti e per non aver soccorso la donna. È la svolta nell’indagine sulla morte dell’ucraina di 32 anni il cui corpo fu trovato senza vita il 13 luglio scorso a Ischia (la Repubblica)

Archiviata l’indagine per "falso ideologico" contro il generale ed europarlamentare Roberto Vannacci. Durante il periodo trascorso presso l’ambasciata di Mosca era stato accusato della falsa attestazione della presenza della coniuge in modo da ottenere l’indennità di servizio all’estero. (Il Giornale d'Italia)

Nei giorni scorsi, un tempestivo intervento degli agenti della Squadra Volanti del Commissariato di Gioia Tauro ha portato all’arresto di un uomo per detenzione illegale di un’arma da fuoco, con matricola abrasa e munizioni, nonché per minacce aggravate. (Corriere di Lamezia)

L’ha raggiunta in fondo al dirupo e l’ha soffocata. Con lei che per sottrarsi al compagno violento esce e si inoltra nelle campagne ma cade in un dirupo, e lui che la trova laggiù, sente i suoi lamenti ma la lascia lì. (Corriere della Sera)

È formalmente accusato di omicidio volontario pluriaggravato Ilia Batrakov, cittadino russo di 41 anni, ritenuto responsabile della morte della compagna Marta Maria Ohryzko, ucraina di 32 anni, avvenuta il 13 luglio 2024 sull’isola d’Ischia. (il Fatto Vesuviano)