Crollo dei mercati azionari: le ragioni sono tecniche, non strutturali

Fixed Income CIO di RBC BlueBay AM - ha commentato lo scivolone subito dalle principali piazze finanziarie internazionali nelle scorse sedute. Secondo l'esperto, i movimenti di mercato sono molto più legati ai dati tecnici che ai fondamentali. A suo avviso, i dati recenti degli Stati Uniti sono coerenti con un atterraggio morbido e non c'è nulla che ci faccia temere una recessione al momento - a meno che, naturalmente, non si verifichi un crollo delle azioni più consistente che inasprisca le condizioni finanziarie. (SoldiOnline.it)

La notizia riportata su altri media

Anche l’indice Topix ha mostrato segnali di ripresa, recuperando il 9,3% e chiudendo a 2.434,21 punti. (Borse.it)

I titoli avevano già iniziato a scendere venerdì , dopo la pubblicazione dei dati mensili sull'occupazione negli Stati Uniti, e il sell-off è aumentato fino all'apertura dei mercati asiatici di lunedì, dove l'indice giapponese Nikkei ha subito il peggior calo di punti di sempre - e il più grande calo percentuale dal 1987 - perdendo il 12% in una sola sessione di trading. (Morningstar)

Infatti, come riporta il Corriere della Sera, l’effetto domino che è partito con il tonfo di Tokyo, è poi proseguito con il crollo dei principali listini europei e con il profondo rosso di Wall Street, finendo per colpire anche le big tech, dato il ridimensionamento delle aspettative che si è avuto sull’intelligenza artificiale. (WIRED Italia)

Borse: le tempeste e le bussole (per non perdersi)

Chiusura del 5 agosto Il contesto tecnico generale evidenzia implicazioni ribassiste in via di rafforzamento per il Dow Jones 30, con sollecitazioni negative tali da forzare i livelli verso l'area di supporto stimata a 37.990,1. (Teleborsa)

Un nuovo tracollo in avvio di settimana mentre prosegue l'ondata di ribassi che da diverse sedute sta coinvolgendo i mercati mondiali. A 31.458,42 punti la Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta con un crollo del 12,40%, dopo che nella fase finale degli scambi le perdite erano arrivate a superare il 13%, con un minimo a 31.156,12 punti. (Corriere della Sera)

Ed era inevitabile che in una campagna per la Casa Bianca così dura, un uomo come il candidato repubblicano raccogliesse qualunque materiale per gettarlo addosso alla sua sfidante. Adesso Donald Trump e i trumpiani più fedeli hanno già iniziato a usare i crolli di Borsa ribattezzandoli il «Kamala Crash». (Corriere della Sera)